2014

C’è il Ludogorets, un’ occasione per Reja e Felipe Anderson

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Domani la Lazio affronte il Ludogorets per i sedicesimi di Europa League. E’ una partita che sa di occasione sia per Reja che per Felipe Anderson. Come scrive Il Messaggero, il goriziano ritrova l’Europa, il brasiliano il campo. Insieme a braccetto per riprendere il cammino e, in un certo senso, riappropriarsi della Lazio. Tra i due chi ha più da perdere è l’ex del Santos, se non altro perché fino ad ora ha brillato a sprazzi e non ha convinto del tutto. Da parte sua Edy riassapora il palcoscenico europeo. Una bella rivincita, non c’è dubbio, ma al tempo stesso un faticoso ritorno al passato. Duro da ricordare e da mandar giù, proprio quel 23 febbraio del 2012, quando Reja, furente e dimissionario, venne sconfitto a Madrid dal nuovo Atletico di Simeone. Adesso, il tecnico di Lucinico, vuole assolutamente togliersi qualche soddisfazione pure in campo continentale e cercare di fare meglio di Petkovic. Il compito però non è semplice. Con Vlado, in Europa, la Lazio ha raccolto sette vittorie, tre pareggi e nessuna sconfitta, ed è arrivata ai quarti di finale. Ma ora c’è da pensare prima di tutto al passaggio di questo turno, che porterebbe agli ottavi: Reja si affiderà ai giovani. Keita e Perea a parte, c’è il ritorno di Felipe Anderson, per adesso più oggetto misterioso che talento vero e proprio. Per lui la Lazio ha sborsato dieci milioni di euro: dopo Zarate ed Hernanes è l’investimento più costoso dell’era Lotito. Fin qui il “Pipe” ha reso poco: tra campionato e coppe, ha giocato undici partite, complessivamente 696 minuti, con una rete e un assist all’attivo. Ci si aspettava ovviamente di più; con il Ludogorets c’è l’ennesima chance da sfruttare. Un treno da cogliere al volo, soprattutto adesso che non c’è più Hernanes, l’altro brasiliano con la fantasia nel sangue, che, forse, lo oscurava un po’. E che sia la volta buona.

 

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