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Cadeddu (CagliariNews24): «Vietato concedere profondità alla Lazio! Dei biancocelesti mi colpisce…» – ESCLUSIVA

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Il parere dell’avversario – Il pensiero del collega del Cagliari sulla gara di domani contro la Lazio al Sant’Elia

Dopo la dispendiosa gara di Europa League contro la Dinamo Kiev, domani a partire dalle 15 la Lazio di Inzaghi si troverà ad affrontare il Cagliari al Sant’Elia. Se i biancocelesti non stanno vivendo un momento fortunato, anche i rossoblù non sono nel loro periodo migliore: la vittoria non arriva da quella ottenuta contro la Spal lo scorso 4 febbraio. Per comprendere il modo in cui gli avversari stanno vivendo i giorni precedenti al match, oltre allo schieramento che verrà utilizzato da mister Lopez, la redazione di Lazio News 24 ha contattato in esclusiva quella di Cagliari News 24, in particolare il collega Sergio Cadeddu:

1. Quali sono le condizioni attuali degli infortunati Cigarini e Farias? Prenderanno parte alla partita di domenica? Se dovessero dar forfait, in che modo sarebbe sopperita la loro assenza da mister Lopez?

«Cigarini con certezza non sarà della partita: il giocatore sta recuperando da una frattura al piede ma la strada per il rientro è ancora lunga. La sua assenza si è rivelata molto pesante per gli equilibri rossoblù, data l’assenza di un sostituto naturale in rosa; con tutta probabilità sarà Nicolò Barella a fungere da mediano/regista contro la Lazio. Farias invece è rientrato fra i disponibili proprio in extremis, è fra i convocati ma le sue chance di partire dal primo minuto non sono elevate».


2. La Lazio è reduce dalle cocenti sconfitte contro Milan e Juventus, a cui si è aggiunto il brutto pareggio rimediato in Europa League. Anche il Cagliari, però, non ottiene la vittoria dalla gara contro la Spal del 4 febbraio. Che partita si aspetta? Qual è il suo pronostico?

«Credo che il Cagliari debba sfruttare le armi già sperimentate contro altre avversarie di caratura tecnica superiore, ossia il pressing alto e la compattezza fra i reparti. Al cospetto delle prime forze del campionato la squadra di Lopez non ha raccolto punti ma ha collezionato qualche prestazione interessante, la chiave sarà non concedere profondità ed evitare l’uno contro uno».


3. Che clima troveranno al Sant’Elia i biancocelesti? Come si stanno comportando i tifosi nei confronti della squadra?

«Alla luce della scomparsa di Davide Astori, molto legato alla città e ricordato con enorme affetto dalla piazza, mi aspetto un’atmosfera toccante nel suo ricordo. Ma poi ci sarà inevitabilmente da pensare al campo, e i tifosi rossoblù non fanno mancare il loro apporto alla squadra».


4. La partita di andata tra Lazio e Cagliari terminò sul 3 a 0 per i padroni di casa, grazie alla doppietta di Immobile ed alla marcatura di Bastos. Cosa la colpì maggiormente del gruppo di Inzaghi? Considerando anche Inter e Roma, quante possibilità ha la Lazio di ottenere la qualificazione per la Champions?

«La gara dell’Olimpico fu la prima di Lopez sulla panchina del Cagliari dopo l’esonero di Rastelli, coincise con il cambio di modulo e rappresenta un momento importante della stagione. Il risultato fu netto ma i rossoblù rischiarono di passare in vantaggio, posero le prime basi di un sistema che ora conoscono bene. Della formazione di Inzaghi colpisce la facilità di manovre e inserimenti negli spazi quando le cose girano, se non interverranno momenti di flessione importante credo che l’obiettivo Champions sia realistico».


5. Lo scorso anno il Cagliari chiuse in dodicesima posizione, mentre ad oggi è quindicesimo a sei punti dal Verona penultimo in classifica. A cosa imputerebbe il rendimento sottotono che la squadra sta avendo in questa stagione, ed in particolar modo nell’ultimo periodo?

«L’andamento generale del campionato e la quota salvezza sono diversi rispetto a un anno fa, ciò non nasconde però un calo del Cagliari a confronto con allora. A parer mio la rosa mostra qualche errore di costruzione. Come detto, l’assenza dell’unico regista di ruolo in questo momento è l’ago della bilancia».

 

6. Pavoletti, qual è il suo giudizio su di lui? Il suo rendimento è in linea con le aspettative? Quale potrebbe essere la giustificazione al fatto che quest’anno non sta siglando molte reti?

«Pavoletti è un attaccante molto particolare: di livello altissimo se messo in condizione d’incocciare il pallone in area, abile nel creare spazi usando il fisico ma poco propenso a partecipare alla manovra con una certa qualità. Le sue reti rispecchiano più che altro questo identikit, sommato al fatto che la squadra non sempre riesce a sviluppare un gioco che consenta alle ali di mettere in mezzo un buon numero di palloni invitanti».
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