2015

Cagliari vs Lazio, Zeman vs Pioli: quanti intrecci…

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Pioli considera Zeman un maestro. Era un difensore ancora in attività quando ne prese otto con la Fiorentina all’Olimpico. Era il ‘95 e la Lazio del boemo dava spettacolo, segnando raffiche di reti. Chiuse quel campionato al secondo posto dietro la Juve. Ecco perché se la squadra biancoceleste riuscisse a scavalcare la Roma, arrivando a guadagnare l’ingresso in Champions senza passare dai preliminari, si potrebbe parlare di un piazzamento storico. La Lazio in 115 anni ha vinto due scudetti e ha conquistato solo tre volte il secondo posto nel campionato di serie A. Dopo Zeman, era riuscito nell’impresa soltanto Eriksson nel ‘99, dodici mesi prima di vincere il titolo. Altrimenti bisogna tornare indietro sino al 1936/37 ed erano i tempi di Silvio Piola

ASTORI – Nella sfida tra Lazio e Cagliari si moltiplicano gli incroci. Questa partita in Sardegna è attesa anche perché tra Giulini e Lotito in estate le tensioni raggiunsero vette elevate. Veleni e polemiche scatenate dal caso Astori, trattato a lungo dal club biancoceleste prima dell’inserimento decisivo della Roma. Giulini si era arrabbiato accusando la Lazio di aver contattato il giocatore e i suoi agenti invece di trattare con la società. Lotito ne aveva parlato con Cellino prima del cambio di proprietà e accusò il Cagliari di speculazione per favorire la Roma. Il rinnovo-farsa di Astori prologo di un trasferimento con la formula del prestito con diritto di riscatto, quando la Lazio invece avrebbe acquistato il difensore a titolo definitivo.

INTRECCI – Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, chissà se le tensioni rinasceranno a luglio oppure si troverà un accordo per Albin Ekdal, centrocampista del Cagliari e possibile obiettivo della Lazio. Lo svedese ha il contratto in scadenza nel 2016 e quasi certamente non lo rinnoverà. Ambisce ad un salto in carriera. Il suo agente ha confermato il gradimento per il club biancoceleste, ora ci sarà una trattativa da imbastire. Marchetti è rinato a Formello dopo un anno da fuori-rosa dopo il Mondiale in Sudafrica: lo vedevano correre al Poetto più che parare ad Assemini. Modibo Diakitè, invece, era finito fuori-rosa alla Lazio per aver rifiutato il rinnovo di contratto proposto da Lotito. Dopo le esperienze negative con Sunderland e Deportivo La Coruna e la breve parentesi con la Fiorentina, sta provando a ricostruirsi una credibilità a Cagliari, dove è appena arrivato. Non era andato via benissimo, ma ha sepolto le antiche polemiche e ha teso la mano a Lotito. Di sicuro giocherà con una carica agonistica spiccata, come ha promesso ai suoi vecchi amici. Agli ex la Lazio deve fare sempre attenzione.

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