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Cagni: «La Lazio può arrivare in Europa. Contro la Samp attenzione a Quagliarella!»
Il derby deve essere messo alle spalle, testa alla Sampdoria per una trasferta, quella di sabato, che sarà tutt’altro che semplice per i ragazzi di Inzaghi. Per parlare del momento della Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio il tecnico Luigi Cagni: «Il derby è una gara pesante, ma la Lazio ha giocato al meglio. Gli episodi hanno sancito il risultato finale ma la squadra di Inzaghi è una buona squadra,i tifosi devono essere contenti. Inzaghi ha trovato il sistema di gioco e ha dato identità alla squadra, potrà fare risulati o meno ma a me piace molto. Contro la Roma c’è stata una differenza fisica e di episodi a favore. Wallace? Certi errori non dovrebbero essere commessi ma sarebbe sbagliato teenrlo fuori adesso perchè si attribuirebbe al ragazzo la sconfitta. Se non giocherà sabato sarà sicuramente per scelta tecnica». Sul match contro la Samp: «Sabato sarà una bella partita, la Lazio ha un tridente di qualità e se gli esterni fanno il loro lavoro sarà difficile per la Samp. D’altro canto i blucerchiati hanno qualche probelma in difesa ma hanno giocatori di classe, Muriel ha grandi doti ma chi dirige la fase offensiva è Quagliarella. Sono entrambe squadre che stanno bene e hanno giocatori di qualità». Su Lotito: «Lotito viene sempre criticato ma da anni prende giocatori di qualità e li fa crescere è una squadra tecnicamente forte. Simone è stato bravo ma ci vorrà ancora del tempo per esprimere un giudizio». Infine una battuta sugli obiettivi stagionali: «La Lazio la vedo in Europa insieme a Roma e Napoli, il Milan è una squadra solida, Montella stra facendo un miracolo. E’un campionato strano succederà tutto nel girone di ritorno perchè non c’è continuità da parte delle squadre più forti, il problema sarà nella zona salvezza. L’Inter è in una situazione difficile mi sembra una squadra di giocatori presuntuosi che non hanno capito come si fa questo mestiere. Per qualità sono superiori ad altre squadre ma quando non si sa chi è a comandare diventa difficile».