2013

Calcio femminile: Lazio, la regina della Capitale sei tu! Il derby in rosa va alle aquilotte

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La tensione e la concentrazione dipinte sui volti durante i novanta minuti e l’abbraccio liberatorio delle ragazze laziali al fischio finale: così si potrebbe sintetizzare la stracittadina della Capitale in rosa giocata ieri. In fondo, il derby è una partita difficile per definizione. Non solo da giocare, ma anche da descrivere.
In palio, per questo Lazio-Roma valevole per l’ottava giornata del campionato di Serie B, tre punti, l’orgoglio d’essere le prime della Capitale e la classifica: e con questa vittoria le biancocelesti si portano a casa il pacchetto completo, frutto di settanta minuti di dominio assoluto. Scavalcano così la squadra di mister Vantaggio in graduatoria, rimanendo sempre a meno tre dalla capolista Bari vittoriosa nell’altro derby di giornata sulle corregionali salentine.
Sul terreno di gioco Seleman schiera la stessa formazione scesa in campo a Bari, ad eccezione di Vaccari che rimpiazza Cutillo con Castiello avanzata sulla linea di centrocampo. Per la Roma assente Alessandra Barreca. Pronti, via e prime occasioni: al 5′ sombrero di Coletta a scavalcare il difensore avversario, ma il tiro è debole e Casaroli para senza problemi; due minuti più tardi è Lombardozzi ad innescare Berarducci che però non dà forza al pallone, bloccato agevolmente dall’estremo difensore giallorosso. Ai dieci giri d’orologio si fa vedere in avanti la Roma, ma nel duello Narduzzi-Ferrazza la spunta quest’ultima. Poco dopo tiro di Giura che finisce lontano dai pali difesi da Melis. Minuto 15′ e prima indecisione difensiva delle biancocelesti, subito punite dal gran destro di Ilenia Rossi dal limite dell’area che si infila in rete. Superato l’iniziale contraccolpo, la Lazio riprende in mano le redini del gioco e costruisce numerose occasioni da gol, prima con Cianci anticipata da buona posizione al 21′ e poi ancora con Coletta che cinque minuti più tardi supera Casaroli ma si trascina il pallone in corner.  Alla mezz’ora l’episodio che ribalta le sorti del match: capitan Berarducci prova a scuotere la squadra, si propone sulla destra e guadagna l’ennesimo calcio d’angolo per la Lazio. Traversone di Lombardozzi e sulla mischia che ne segue spunta Castiello, fresca di convocazione in nazionale, che da pochi passi non sbaglia e sigla il pareggio per le padrone di casa, sprigionando anche l’entusiasmo dei sostenitori laziali, fino ad allora non troppo attivi, forse abbattuti dalla doccia fredda iniziale e dallo sfortunato palo colpito poco prima da Berarducci. Alla Lazio il pareggio va comunque stretto, e già tre minuti più tardi si tenta il raddoppio: buono spunto sull’out di destra di Coletta, che crossa all’altezza del secondo palo dove Cianci arriva in leggero ritardo. A fine prima frazione si rivede in avanti la Roma, che su punizione costringe Melis all’intervento. Nessun cambio all’intervallo e ripresa che si apre con un gol giustamente annullato alla formazione ospite per fuorigioco. Al 5′ l’altro episodio chiave di giornata: Monaco, chiusa alla bandierina, vede il taglio in area di Pezzotti, brava ad ingannare la difesa giallorossa spostando il pallone. Nessun dubbio per il direttore di gara che assegna il penalty alla Lazio. A incaricarsi della battuta è Berarducci, che trasforma con qualche brivido infilando alla destra del ventenne portiere ex Napoli. Risultato ribaltato, ma la Roma non ci sta: Vantaggio gioca le carte Martinovic e Corradino al posto di De Vecchis e Rossi, Seleman ribatte inserendo Santoro per Coletta. Il 18′ minuto registra l’unica nota negativa di giornata in sponda laziale, quando lo scontro fortuito fra Melis e Ferrazza vede rimanere a terra dolorante il centrale biancoceleste, costretta a lasciare il posto a Cutillo per un brutto colpo al ginocchio destro, mentre Lombardozzi uscirà per l’altra azzurrina Miriam Picchi. Alla mezz’ora buon break sulla destra di Santoro, fermata appena al limite dell’area. La Roma prova a salire, ma le aquilotte non vogliono schiacciarsi e riescono a ripartire più volte rompendo il gioco giallorosso. Al 38′ grande intervento in scivolata di Vaccari che evita la volata solitaria di Martinovic verso i pali difesi da Melis, costretta all’uscita due minuti più tardi su un calcio di punizione a rientrare. Nei quattro minuti di recupero un’occasione per parte, con il calcio di punizione di Savini smorzato dalla barriera romanista e l’ultimo tentativo giallorosso di trovare il pareggio che termina alto sulla traversa.
Al triplice fischio soddisfazione immensa in sponda biancoceleste. Per la Lazio doveva essere riscatto dopo la batosta morale di Bari, e così è stato. Un’esultanza finale, quella di ragazze, mister, staff e tifoseria, che fa capire tante cose, in primis la fortuna e il merito, dopo tanto lavoro, di poter vivere certi attimi. Dicevamo in apertura che il derby è un universo parallelo fatto di orgoglio, coraggio, decisione e tanto cuore. E sfido chiunque a trovare, fra queste, una cosa che ieri alla Lazio sia mancata.

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