2013

Calcioscommesse, Avv. Mauri: “E’ un anno che siamo pronti a questo processo. Vogliamo l’assoluzione già in primo grado”

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Ai microfoni di Radio Sei è intervenuto Matteo Melandri, avvocato di Stefano Mauri: “Non mi sono sorpreso del deferimento, ormai sono noti i contenuti di quest’indagine che va avanti da due anni. La doppia contestazione per illecito sportivo era prevedibile. Mi ha sorpreso solo trovare Mauri e Milanetto come unici due artefici di un presunto complotto che ha portato alla combine di Lazio-Genoa. Attendiamo di vedere gli atti d’accusa che saranno a nostra disposizione solo quando saremo convocati dalla Commissione Disciplinare”. Il giocatore adesso si trova in ritiro ad Auronzo di Cadore e non ha mostrato segni di preoccupazione: “Stefano sta bene, è oramai un anno che siamo pronti a questo processo. E’ tranquillo perché si aspettava le contestazioni, sono sempre le stesse. Stefano ha sentito molto vicini sia la squadra che i tifosi. È solo preoccupato di dover affrontare un procedimento nel quale si gioca la carriera. A mio avviso siamo in possesso di buoni elementi per la difesa. Non voglio anticipare nulla”. Il processo unico è sicuramente un vantaggio per il giocatore: “Riuscire ad affrontare un procedimento unico è positivo. Si evita di fare un ‘Napoli bis’, dove i giocatori hanno scontato una pena che poi si è rivelata ingiusta. Palazzi? Chiederà sanzioni elevate, senza fare numeri, ma potete immaginare. Ancora qualche mese e poi si conoscerà la verità: “Il processo dovrebbe chiudersi entro ottobre. I primi due gradi sono organi interni alla Federazione Calcio. Il Tnas è l’unico esterno che fa parte del Coni. La Procura Federale è anch’essa interna alla Federazione Calcio. Si può dire che i primi due gradi li gioca in casa la Procura. Il terzo grado di giudizio è più un arbitrato. Sia la Federazione che l’incolpato possono scegliere un arbitro. Il Tnas ha spesso ridotto o annullato le penalità inflitte nei primi due gradi. Noi confidiamo in un’assoluzione già nel primo grado di giudizio. Abbiamo le carte e i documenti per dimostrare le nostre ragioni”, ha concluso Melandri.

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