2013
Calcioscommesse, Di Martino: “Nel mondo del calcio c’è un effetto respingente”
Il pm che segue maggiormente le vicende del calcioscommesse è Raffaele Di Martino della procura di Cremona. Oggi Repubblica lo ha intervistato a proposito degli ultimi sviluppi dell’inchiesta e lui ha risposto: “Dopo quasi due anni di indagini mi pare di poter dire che nel mondo del calcio esiste un effetto respingente. Non viene accettato nulla che turbi l’equilibrio. Nemmeno un’indagine che in teoria potrebbe dare una mano a fare pulizia. Questo viene vissuto come un intralcio. Le indagini non sono questioni personali. Per questo si va avanti. Abbiamo un po’ di difficoltà, siamo una piccola procura e abbiamo mezzi limitati a disposizione, lavoriamo ancora grazie alla Sco e continueremo a farlo. Con la Procura federale collaboriamo in continuazione. Con Palazzi ci scambiamo le carte, gli atti. E lo continuiamo a fare anche in questi giorni. I testimoni? Carobbio e, soprattutto, Gervasoni sono credibili. Tanto che Gervasoni patteggerà in questi giorni. Suggerimenti sulla riforma della giustizia sportiva? Va rivista l’intera natura della “collaborazione” dei calciatori pentiti. Così com’è il sistema favorisce l’omertà. Mentre in tanti altri campi, in generale, un soggetto che decida di collaborare ha tanto da guadagnare, si toglie anni di galera, si pulisce la coscienza, si riabilita, nel calcio no, nel calcio si auto distrugge, e fa preferire il silenzio e l’omertà“.