2013
Calcioscommesse, i legali di Mauri in conferenza: “Dalla Procura pressione subdola. Stefano non conosce Bazzani”
ORE 15,20 – L’avvocato Melandri è il primo a parlare: “Mauri non è presente perchè i continui attacchi della stampa lo hanno destabilizzato. La Procura, per l’ennesima volta, ha creato molta pressione molto più che subdola nei confronti di chi deve giudicare in aula di diritto sportivo. E’ eclatante quello che è successo questa settimana, ma meno grave di quanto successo in primo grado per Mauri così come gli attacchi che subì da Di Martino sotto indagine. Il pm criticò la Giustizia sportiva come se i giudici sportivi non siano veri giudici. L’obiettivo di quell’intervista era quella di creare una suggestione in chi doveva giudicare in secondo grado. Noi crediamo di aver dimostrato con prove concrete che le accuse della Procura non trovano riscontro. Noi crediamo di aver dimostrato con prove concrete che le accuse della Procura non trovano riscontro. Con l’ordinanza cautelare che parla di contatti e tabulati telefonici, la posizione di Mauri è messa in contraddizione con quanto fu contestato nell’ordinanza del suo arresto. Se prima gli fu contestato di aver alterato le partite Lazio-Genoa e Lecce-Lazio per favorire la propria squadra, adesso contatti con Bazzani dimostrerebbero che Mauri avrebbe contrattato per perdere contro l’Udinese, che lottava anch’essa per la Champions League? Per di più, in questa ordinanza si sospetta che la Lazio avrebbe perso apposta con la Juventus, come se fosse una cosa sospetta che la Lazio possa perdere una partita con i bianconeri“.
Parola poi all’avvocato Buceti. “Non amo le luci della ribalta, e preferisco lavorare nella sede a me propria. Il giudizio di secondo grado mi lasciò amareggiato. L’intervista in cui il pm esprimeva dubbi sulla giustizia sportiva mi parve inopportuna. Il Tnas ci ha dovuto purtroppo dire che non poteva esprimersi, perché era caduta una nuova “meteora” da un pianeta non sconosciuto. Potete capire l’indignazione di Stefano Mauri, che abbiamo ritenuto non dovesse partecipare a questa conferenza.
Successivamente, i giornalisti presenti hanno posto alcune domande ai due legali:
Nell’ordinanza i contatti tra Mauri e Bazzani risalgono a prima di quando Mauri sostiene di aver utilizzato la scheda intestato alla Romano:
“Noi abbiamo portato le prove di quello che Mauri ha sempre dichiarato, cioè di aver ricevuto quella scheda solo a partire dal 13 maggio. Secondo la Procura di Cremona, la ricostruzione fatta sulle celle telefoniche era compatibile con il possesso della scheda. Questi contatti che vengono attribuiti a Mauri con Bazzani risalgono a prima del 13 maggio e poi in una data successiva a quando Mauri sostiene di aver riconsegnato il telefonino. Questi contatti non sappiamo chi li ha avuti, sappiamo che non è stato Mauri” la risposta dell’avv. Melandri.
Buceti: Non possiamo che ribadire, urlare la necessità di un’attenzione da parte della stampa. Pagine di giornali danno per scontati fatti che non lo sono. Non possiamo utilizzare il discorso sulle celle telefoniche in maniera mobile, cioè solo quando è funzionale all’accusa. Ogni volta ci sembra di dover rifare il processo da capo” ha risposto l’avv.Buceti.
Bazzani sostiene di aver parlato con Mauri nell’interrogatorio di garanzia..
“Quest’interrogatorio noi non possiamo leggerlo, come nessuno dovrebbe farlo. Non si possono estrapolare frammenti d’interrogatorio e darli in pasto ai giornali” la risposta di Melandri.
Con Brocchi o i suoi legali c’è stata la possibilità di parlarvi?
“Secondo quanto ci ha detto la sua difesa, Brocchi non si ricorda di aver presentato Bazzani a Mauri e non riesce a focalizzare il momento in cui Mauri ha conosciuto Bazzani. Ad oggi, Mauri potrebbe ancora essere assolto, quindi abbiamo rinunciato al diritto di poter rivederlo domani in campo, perché da Cremona sono arrivate queste notizie. Vi chiedete il motivo per cui le notizie da Cremona arrivano a orologeria?” ha risposto Melandri.
Mauri oggi non ha parlato in prima persona, perchè?
“Stefano voleva partecipare a questa conferenza, io mi assumo la mia personale responsabilità di averglielo vietato e lui è stato d’accordo con me. In questo momento di sua arrabbiatura solenne, avrebbe potuto compromettere la sua difesa perché magari si sarebbe rivolto in maniera inopportuna alla stampa. Noi vogliamo solamente dire: fateci fare il nostro lavoro nelle sedi opportune. Mauri non conosce questo Bazzani, non ha mai avuto rapporti con lui, come non conosceva Ilievski” le parole di Buceti, seguite da quelle di Melandri: “Se anche venisse fuori che a Mauri, durante qualsiasi occasione, gli fosse stato presentato Bazzani, questo cosa comporta? Non vogliamo mettere le mani avanti, perché ripeto che Mauri afferma di non conoscere questo Bazzani. Non si fanno gli arresti a singhiozzo, qui vengono gettate delle informazioni in mano alla stampa. Abbiamo capito che in questo momento viene privilegiata la strada mediatica, Mauri è un cittadino italiano prima ancora che un calciatore. Per quello che vedo, l’associazione a delinquere non ha senso”.
Un’eventuale testimonianza di Brocchi verrà chiesta?
“Non chiameremo nessuno perché non abbiamo niente da giustificare, abbiamo dalla nostra parte un corredo di prove che evidenziano chiaramente l’innocenza del nostro assistito” la risposta dell’avv. Buceti.
Perche il Tnas ha rinviato la propria decisione anche se si trattava di valutare l’ultima ordinanza?
“Comprendiamo la prudenza del Tnas dopo le ultime notizie. Spero che Mauri possa essere giudicato a prescindere da quelle che saranno le dichiarazioni di Bazzani (sarà interrogato il 30 dicembre, ndr)”, ha risposto Melandri.
Nell’interrogatorio di Bazzani si parla di chiamate. Mauri forse paga il fatto di non aver ammesso inizialmente di scommettere su altri sport?
“A noi piacerebbe vedere un confronto tra la stampa e i pubblici ministeri, così come lo abbiamo fatto noi oggi. Quando Mauri è stato interrogato la prima volta, alla domanda se scommettesse o meno, pensava che la domanda si riferisse esclusivamente al calcio. Stefano non ha mai cambiato versione dal primo all’ultimo momento, lui era disposto ad effettuare l’interrogatorio la notte stessa dell’arresto. Lui era convinto di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti. Gervasoni parla di fatti che gli sono stati raccontati, un individuo non dovrebbe essere ascoltato quando parla di fatti riferiti da terze persone”, ha spiegato Melandri.
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Dopo la conclusione dell’udienza del Tnas, il Collegio Arbitrale ha deciso di rinviare al 10 gennaio la decisione sulla posizione di Stefano Mauri relativa al calcioscommesse. A sorpresa il capitano della Lazio ha deciso di rompere il silenzio e ha indetto una conferenza stampa in cui parlerà ai media, presso il “River Chateau”, un hotel romano sito a Ponte Milvio. Il capitano biancoceleste sarà affiancato dai suoi legali, gli avvocati Buceti e Melandri. Segui la diretta dalle ore 15 su Lazionews24.com.