2013

Calcioscommesse, 6 mesi a Mauri e ammenda per la Lazio. Gentile: “Soddisfatti a metà, la Lazio e Mauri a braccetto verso il ricorso in appello”

Pubblicato

su

AGGIORNAMENTO 19:30 – La Federazione ha pubblicato la copia della sentenza sul proprio sito ufficiale. Per conoscerla meglio ed entrare nello specifico dei provvedimenti presi a carico dei giocatori e delle società, tra cui il capitano biancoceleste Stefano Mauri potete cliccare qui.

AGGIORNAMENTO 18:15 – Intervenuto ai microfoni di Radio Manà Sport, il noto avvocato Carlo Taormina ha commentato la sentenza per Stefano Mauri: “Non si salva nulla dallo sfascio generale, anche la giustizia sportiva lascia insoddisfatti. Non conosco nel dettaglio le carte, ma gli avvocati hanno ottenuto una grossa soddisfazione, perché è una gioia portare a casa un risultato in contraddizione con i fatti. L’incidenza della giustizia ordinaria è maggiore rispetto a quella sportiva: non interessa a nessuno se Mauri per sei mesi non gioco, stare in galera è diverso. Risarcimento possibile se Mauri sarà scagionato dalla giustizia ordinaria? E’ un tema molto delicato. Per quanto riguarda l’ingiusta detenzione, avrebbe diritto ad un risarcimento di circa 250/300 euro al giorno, mentre per quanto riguarda le responsabilità dei magistrati, occorre il dolo. Il problema è che sono cose che poi vanno dette ad un altro magistrato, che farà il gioco del collega e non del cittadino. Ci troviamo in una situazione talmente degradata che se non si fa la rivoluzione, pacifica e legale, si andrà sempre più a fondo”.

AGGIORNAMENTO ORE 16.36 – Ai microfoni di Sky Sport 24 sono arrivate le parole anche di Mattia Grassani, avvocato di Omar Milanetto: “Le due giustizie (sportiva e ordinaria) procedono con regole diverse seppur parallelamente. Il verdetto della Commissione Disciplinare, qualora confermato anche dai prossimi gradi come noi speriamo, istituirebbe un importante precedente da utilizzare in giustizia ordinaria. All’epoca dell’arresto io parlai di gravissimo errore giudiziario, poiché non esisteva alcuna prova. Era solo un sentito dire, un deserto dei tartari a favore dell’accusa”.

AGGIORNAMENTO ORE 12,40 – Ai nostri microfoni è intervenuto l’avvocato della Lazio Gentile, in merito alla sentenza di primo grado appena pronunciata dalla procura. “C’è una soddisfazione parziale perché quell’affermazione di responsabilità per la Lazio e per Mauri poteva essere evitata del tutto, quindi impugneremo questo aspetto, lo impugnerà anche la difesa di Mauri. Non c’è la prova del fatto che Mauri abbia saputo da Zamperini dell’ alterazione della partita Lazio-Genea, anche perchè solo per quello è stato ritenuto responsabile Stefano, non c’è nessun elemento, quindi se Mauri si è incontrato con Zamperini solo per i biglietti, come risulta dalle dichiarazioni di tutti, non hanno parlato di combine. Che ci non sia stata alterazione la commissione disciplinare lo dice chiaramente, c’è stata una proposta di alterazione che Zamperini ha fatto a Ferrario per Lazio-Lecce, ma solo a Ferrario. Invece la famosa proposta di alterazione che Zamperini avrebbe fatto a Mauri in occasione dell’incontro di Formello, è un informazione che non si ricava da nessun elemento dell’indagine, quindi vale la pena impugnarla e tentare di togliere anche l’ammenda. Credo che la sentenza sia un po’ forzata tanto per dare l’idea dell’intervento sanzionatorio. Palazzi? Non farei tanti commenti, la procura fa il suo lavoro, a volte fa bene a volte no, ha sposato alcuni elementi di accusa che poi la difesa ha smontato, la sentenza e le decisioni sono fatte bene dal punto di vista dei principi, tutto quello sostenuto dalle difese è stato confermato. Diciamo che tra l’anno scorso e adesso si sono fatti dei grandi passi in avanti sul piano del diritto sportivo sulle attribuzioni di queste sanzioni. Credo che gli avvocati di Mauri ricorreranno in appello, la difesa della Lazio è stata sempre concorde a quella di Stefano. Vanno di pari passo. Mauri non lascia la Lazio e la Lazio non lascia il suo capitano. Camminiamo sotto braccio”.

AGGIORNAMENTO ORE 12.40 – Dopo la sentenza su Stefano Mauri (6 mesi di squalifica) ha parlato il suo legale Matteo Melandri a Sky Sport 24 e ha dichiarato: “Io direi di affrontare i problemi in maniera disgiunta, in questo processo l’accusa ha usato carte diverse dalle indagini di Cremona, che però non sono ancora finite. E’ molto complicato arrivare a responsabilità penali con questa accusa, penso sia difficile far rientrare su questo piano la Procura di Cremona, però il reato che viene contestato dell’associazione a delinquere dovrebbe venire meno se è caduto l’illecito. Stefano era un po’ frastornato, le notizie sono rimbalzate da un po’ tutte le parti. Ora saremo a pranzo insieme, noi siamo parzialmente contenti perché l’accusa principale è venuta giù ma speravamo in un’assoluzione totale. Affrontiamo il giudizio di appello rimboccandoci le maniche”.

AGGIORNAMENTO ORE 11- La sentenza è arrivata. Per Mauri sei mesi di squalifica e 40mila euro di ammenda alla Lazio. Scongiurato dunque il rischio penalizzazione che tranquillizzerà i tifosi, mentre Mauri rientrerà in campo solo nel 2014.

E’ oggi il giorno decisivo per la Lazio e soprattutto per Stefano Mauri, ma anche per il Genoa e il Lecce visto che la Disciplinare emetterà le sue sentenze sul caso calcioscommesse. Si va verso la conferma delle indicazioni degli ultimi giorni: solo ammende per il club biancoceleste, mentre mauri rschia una pena per omessa denuncia magari con una sanzione un po’ più pesante rispetto ai sei mesi previsti. Rischia anche Ferrario del Lecce ma sembra ormai essere caduto l’illecito per Lazio – Genoa e lecce – Lazio, le due partite incriminate che si giocarono nella stagione 2010-2011. 

Pubblicato ieri alle 09,10

Exit mobile version