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Luis Alberto, Campillo (mental coach): «La sua esplosione non è un caso…»

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Juan Campillo, mental coach di Luis Alberto, spiega il tipo di lavoro che ha fatto lo spagnolo per ottenere risultati così importanti

Tra le persone che hanno aiutato Luis Alberto a dimostrare a tutti le sue qualità e a conquistarsi spazio e fiducia all’interno della formazione della Lazio, c’è Juan Campillo, il suo mental coach. Indispensabile per la crescita dell’ex Liverpool, l’allenatore ha spiegato il tipo di preparazione portata avanti insieme al giocatore ai microfoni di El Pais, continuando a non prendersi i meriti delle straordinarie prestazioni dello spagnolo: «Io non ho fatto niente, ha fatto tutto Luis Alberto. Io gli ho solo fornito gli strumenti».

LAVORO – «Con Luis lavoriamo ancora. C’è un semplice esercizio: ci concentriamo su dieci respiri per vedere se siamo in grado di focalizzare l’attenzione solo su questo. Le persone normalmente non ne superano due o tre. Quando impari a mantenere l’attenzione sul respiro, puoi concentrarti sulle partite. E’ un esercizio che pratica almeno una o due volte al giorno. Anche in allenamento: gli dico di guardare la palla per vedere se può concentrare l’attenzione senza pensare a qualcos’altro. Oppure gli dico di dedicare la propria attenzione ad accompagnare i movimenti della squadra. Ora può farlo da solo e applicarlo alla partita. A Luis Alberto le cose non accadono per l’ispirazione di un giorno, ha lavorato sette mesi al massimo».

CRISI – «Ho pensato che avesse abbastanza talento e classe e lui ha capito che se non lavorava quel talento, in parte sarebbe andato perso. Bisogna avere perseveranza, aspirare sempre a qualcosa in più, essere ambizioso. Quando ha messo questi elementi nel suo percorso, è esploso».

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