2014
Cana: “Sarò soddisfatto quando De Vrij si sentirà il più forte. Contro il Sassuolo vogliamo i tre punti”
Tornato titolare dopo il crack di Santiago Gentiletti, Lorik Cana è stato uno dei protagonisti del match del Barbera contro il Palermo, una partita in cui ha contribuito, seppur con grande fatica a mantenere inviolata la porta difesa da Marchetti. Di questo e altro, l’albanese ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio:
Iniziamo dal successo di Palermo…
“E’ stata una vittoria importante per tutti, per la squadra, per la società, per i tifosi. Venivamo da quattro partite e tre sconfitte. Si è parlato del fatto che meritavamo di più, ma nel calcio conta fare punti. Alla fine ce l’abbiamo fatta, nonostante una prestazione non brillante”.
Volevate essere più accorti per ottenere i tre punti?
“Queste valutazioni le fa lo staff tecnico, noi siamo qui per mettere in campo al modo migliore le richieste del mister. Ci sono stati errori, ma sappiamo dove migliorare e su cosa lavorare. Siamo un bel gruppo”.
Qual è stata la chiave della vittoria?
“La squadra al momento giusto ha saputo fare la differenza. Siamo stati anche un po’ fortunati. Sebbene fossimo stati meno brillanti, abbiamo sfruttato la prima occasione per segnare. Era lì che dovevamo migliorare e ci siamo riusciti. Dopo la prima rete, poi, siamo riusciti a tenere il match in mano”.
Le statistiche parlano di un Cana tra i migliori in campo…
“Sono statistiche, dobbiamo vedere le prestazioni globalmente. Un difensore va valutato in base all’atteggiamento, i contrasti, le coperture, come comunica con il resto del gruppo. Non comunicare può portare a sbagliare. Io comunico molto sul campo. Per questo, non si può valutare solo la vittoria su un contrasto o le colpe su un gol, perché magari poco prima il difensore ha compiuto qualche errore ed è responsabile anche lui”.
Hai parlato molto dell’intesa con De Vrij, quanto è importante la tua esperienza per lui?
“Era il discorso che si faceva con la società e con il mister. Io ho avuto la fortuna di giocare in questo ruolo in passato, quindi qui alla Lazio potevo aiutare in situazioni come questa. Porti le tue qualità e la tua esperienza. Ogni volta che sono chiamato ad aiutare la squadra o ad aiutare qualcuno ad adattarsi, lo faccio molto volentieri. Siamo tristi per l’infortunio di Gentiletti, a cui auguriamo di guarire presto, abbiamo bisogno di lui. Ora però dobbiamo prepararci per i prossimi match. Con Stefan ci siamo trovati bene. Avrò fatto il mio dovere nel momento in cui lui acquisterà fiducia, quando si sentirà il migliore”.
C’è la sensazione che la squadra segua il tecnico in tutte le sue indicazioni, è vero?
“Abbiamo tutti una gran voglia di essere protagonisti in campionato e di arrivare in Europa. L’anno scorso non abbiamo giocato al meglio, ma siamo arrivati a due punti dagli obiettivi. Quest’anno abbiamo una rosa migliore, uno staff che vuole il 100%. E noi faremo il possibile. Ciò che importa è la Lazio, non il singolo, la Lazio merita di andare avanti. E’ una società che ci ha dato molte soddisfazioni, a cui dobbiamo tanto”.
Che ci dici di Djordjevic?
“E’ un giocatore che può dare moltissimo, già lo conoscevo. Durante il suo primo anno in Francia, io giocavo all’Olympique. E’ forte, siamo felici che sia con noi. L’attaccante vive per fare gol. Se lui è fiducioso farà bene a tutto l’ambiente. Oggi mi ha parlato di Klose, era impressionato dal fatto che a quest’età sia ancora così affamato e dal fatto che lo vede sempre impegnato a lavorare a testa bassa. Con un esempio simile, farà un grande passo in avanti”.
Conoscerlo da vicino potrà essere per te un vantaggio nella partita tra le vostre due Nazionali?
“Sarà difficile! Abbiamo scherzato molto su questa cosa. Ci giocheremo le nostre chance. Noi vogliamo che il nostro popolo sia orgoglioso di noi, ma la Serbia ha giocatori di grande potenzialità e qualità”.
Invece su Felipe Anderson?
“Quando l’ho visto arrivare, ho notato in lui qualità incredibili. Ha una potenza e un’accelerazione devastanti. E’ arrivato in un calcio che non ti perdona nulla, un campionato in cui ogni errore è sotto la lente d’ingrandimento. Ha l’occasione per fare il salto di qualità, ma deve ancora capire bene alcuni meccanismi di gioco, che ogni cosa che fai ha conseguenze per tutta la squadra. Sulle sue qualità però non ci sono dubbi. E’ tra i tre giocatori più talentuosi in quel ruolo”.
Pioli è felice di allenarvi, che tipo di rapporto avete?
“Il mister aveva un’idea chiara di cosa chiedere alla squadra. Chiede un grande impegno a tutti, sa che è una squadra fatta da giocatori bravi e di esperienza. Quello che fa la differenza sono i risultati, la determinazione. Il rapporto con lui è buono, lo seguiamo e proviamo a mettere in pratica ciò che chiede. Passano le settimane, ci conosciamo sempre meglio, lui sa cosa può chiederci e cosa può migliorare”.
Domenica c’è il Sassuolo. Che partita ti aspetti?
“Ci aspettiamo di continuare dopo la vittoria di Palermo, vogliamo raggiungere i 9 punti. Per il momento non guardiamo troppo la classifica, il percorso però è importante. L’avversaria è una squadra con buone qualità, che con merito è rimasta in Serie A. Servirà una squadra concentrata per vincere”.
Quanto ci tenete a uno stadio pieno?
“Con i nostri tifosi si vede un’altra Lazio… Fanno la differenza. Più sono e meglio è. Solo Amore Challenge è un’iniziativa che si può solo promuovere”.
La Primavera ha vinto la Supercoppa, che ne pensi di questo gruppo?
“Sono felice per loro! L’anno scorso l’hanno persa contro la Juve. Mi ha sorpreso che il Chievo abbia vinto lo scudetto. Sono orgoglioso della nostra Primavera, ci dà una grande garanzia. Bravo Inzaghi, bravi i ragazzi. Sono sicuro potranno fare molto bene”.
Avevi parlato della fondazione Lorik Cana, è partita?
“Sì adesso è ufficiale. Manca l’evento per metterla in luce. Sappiamo che si lavorerà molto per ricostruire scuole e campi sportivi, in Albania ne abbiamo bisogno. Spero di poter aiutare il più possibile”.