2014
Candreva, il riscatto e l’assalto di Simeone…
Non è stato semplice riscattare Candreva. Come scrive il Corriere dello sport, Juventus e Napoli lo volevano e all’inizio di giugno prima Agnelli e poi De Laurentiis avevano bussato a casa Pozzo, provando a infilarsi nella trattativa già avviata con Lotito. L’Udinese chiedeva diversi soldi per la metà del cartellino del fantasista azzurro, che la Lazio aveva preso (via Cesena) il 31 gennaio 2012 in prestito con diritto di riscatto per la comproprietà fissato a 1,7 milioni di euro. Niente sconti. L’abilità di Lotito nelle trattative e il rapporto buono con il patron friulano hanno partorito un accordo considerato all’epoca molto complicato da diversi operatori di mercato. Un’operazione da complessivi 15 milioni di euro. La chiave è stato l’inserimento di Dusan Basta, coniugando le esigenze tecniche alla necessità di far quadrare i conti e raggiungere un’intesa soddisfacente per tutti. La Lazio cercava un esterno destro, il serbo era in uscita dall’Udinese, Pozzo chiedeva più soldi per Candreva. Scavando tra le cifre, nella relazione trimestrale dei conti del club biancoceleste, si trova un aspetto sorprendente: 4 milioni di euro, esclusa Iva, per la comproprietà del centrocampista azzurro. La mossa ha permesso a Lotito di non appesantire il bilancio nel secondo semestre del 2014, perché il costo vivo del riscatto di Candreva diventerà tra un anno di 6,5 milioni di euro. L’Udinese ne incasserà altri 2,5 sotto forma di bonus rendimento, come si usa frequentemente nelle operazioni di mercato, legando magari una qualificazione europea all’operazione. Nel caso di Antonio, si dovrebbe trattare di una condizione ancora più facilmente verificabile nei prossimi mesi. Pozzo voleva più di 6,5 milioni per la metà di Candreva e allora il discorso si è spostato su Basta, ottimo laterale per il campionato italiano, affidabile e già pronto per l’uso, ma 29enne e con una valutazione di mercato inferiore. La Lazio lo ha preso in prestito oneroso (500 mila euro) con diritto di riscatto a titolo definitivo da esercitare nel prossimo giugno. Valutazione alta (circa 7-8 milioni) e pagamento pluriennale, Pozzo felice e Lotito è andato a dama, evitando le buste e il possibile inserimento di altri club. Così nel pacchetto Candreva è entrato Basta, il terzino destro che serviva per rinforzare la linea arretrata e creare un’alternativa a Konko, troppe volte bloccato dagli infortuni.
ATLETICO MADRID – Dopo il riscatto, Lotito si sentiva già al sicuro, ma è stato necessario dare al giocatore una valutazione altissima (30-35 milioni di euro) per allontanare qualsiasi pretendente ed evitare che finisse sul mercato. L’Atletico Madrid di Simeone, che al ds Caminero ha affiancato un consulente italiano (Andrea Berta), ha cominciato a provarci all’inizio di agosto. Secondo alcuni operatori (non gli agenti di Antonio per essere chiari), il club spagnolo avrebbe offerto per il cartellino 16 milioni più 4 di bonus per un totale di 20, facendo pervenire al giocatore la proposta di un ingaggio da 2,5 milioni di euro (più di quanto prenderà restando alla Lazio) con la prospettiva di giocare subito in Champions League. Da Formello, come avevamo già scritto, hanno confermato il tentativo concreto effettuato dai dirigenti di Simeone con cifre diverse. L’Atletico Madrid alla fine di agosto ha provato a prendere Candreva offrendo 14 milioni di euro. “No grazie, neppure ci sediamo a parlarne” la risposta del club biancoceleste. Così, nell’ultima settimana di trattative, gli spagnoli hanno cambiato obiettivo e si sono tuffati su Alessio Cerci, riserva di Candreva ai Mondiali in Brasile. Il Torino di Cairo lo ha ceduto prendendo 16 milioni più 3 di bonus.