2013

Candreva-Keita, la formula che ha convinto tutti

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La rete del vantaggio di Parma è stata “opera” loro. La lunga cavalcata di Candreva finalizzata con classe da Keita. Come scrive Il corriere dello sport, la chiave, nel calcio di Petkovic, è rappresentata dagli esterni, la riprova s’è avuta a Parma. La formula Candreva-Keita ha convinto, ha dato frutti, sarà riproposta alla ripresa. Petkovic ha sofferto nel rintracciare un vice Mauri quando Lulic è finito ko, l’ha trovato in Keita. E spera d’averlo sempre al top per difendere la panchina. Gli esterni, nella filosofia calcistica di Vlado, devono aiutare in fase difensiva ed essere pericolosi in fase offensiva. A Parma la Lazio ha ritrovato la vecchia fisionomia e non è stato un caso, sarà bene non perderla. I grafici che analizzano il match del Tardini sono chiari: la Lazio ha provato a sfondare costantemente a sinistra (flusso di gioco di oltre il 36%) a differenza della corsia centrale (32,90%) e della corsia destra (30,32%). Con Candreva e Keita in condizione i biancocelesti hanno tenuto il campo come in passato e l’hanno fatto per lunghi tratti. La Lazio è stata equilibrata a centrocampo, non ha penalizzato la linea difensiva e ha manovrato bene offensivamente. I dati generali (media delle gare giocate finora) chiariscono un fatto: prima di Parma si era attaccato di più al centro (33,83%) e di meno a sinistra (35,75%).

Vlado è a caccia di certezze, Lotito gli ha chiesto una Lazio riconoscibile e produttiva, una squadra che abbia un’identità. Il tecnico a Parma s’è affidato al 4-1-4-1, le differenze col 4-3-3 sono minime, l’orientamento tattico è dettato proprio dalla mobilità e dal dinamismo degli esterni. Vlado insisterà sul calco di Parma e proverà a migliorare le armi affilate rimesse in mostra nella sfida contro Donadoni. Le corsie, ad esempio, dovranno essere sfruttate ancora di più in termini di cross: ne spiovono pochi in area e questo complica il lavoro di Klose. Miro ultimamente s’è lamentato in campo, non ha avuto rifornimenti, s’è dovuto sacrificare abbassando costantemente il raggio d’azione. Petkovic farà leva sugli esterni, spera di svoltare anche così. A destra ha poche alternative (c’è solo Candreva), Keita può risolvergli tanti problemi perché è sdoppiabile. La new entry Keita, principalmente, servirà per tenere tappato il buco a sinistra in attesa del rientro di Lulic.

Il bosniaco sta tornando, ieri è stato sottoposto ad un controllo strumentale, sono stati registrati miglioramenti. Lulic ha iniziato a correre in modo differenziato, martedì prossimo sarà ricontrollato: se gli esiti della visita saranno confortanti, l’esterno tornerà in gruppo e sarà disponibile per Samp-Lazio. Il rientro di Lulic sarà prezioso non solo numericamente: ha caratteristiche speciali, garantisce il cambio di passo, riesce ad affondare. Keita è giovane, ha gamba, ha dimostrato di poter coprire tutta la fascia (con l’aiuto di Radu). Ha fatto bene in Europa, ha fatto benissimo in campionato, su un campo difficile, ma non è giusto chiedergli miracoli. Ha 18 anni, i momenti difficili arriveranno anche per lui. A sinistra erano stati sperimentati Felipe Anderson e Ederson, due trequartisti poco adatti al lavoro che serve, un lavoro chiave.

 

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