2015
Candreva: “La Lazio deve puntare in alto. Siamo un bel gruppo e vogliamo tornare in Europa”
Si sblocca lui e la Lazio vince. Antonio Candreva, con il cucchiaio su rigore contro l’Udinese, torna al gol dopo 4 mesi. Il buio periodo post infortunio è ormai alle spalle, la mente è di nuovo serena. L’esterno della Nazionale Italiana è interventuo ai microfoni di Lazio Style Radio.
C’è chi ti vorrebbe capitano…
“Fino al 2019 esulterò sicuramente con questa maglia, spero anche dopo. Per la fascia invece prima di me ci sono grandi senatori come Mauri, Radu, Ledesma”.
Siete felici di essere tornati alla vittoria?
“Sono contento perchè venivamo da due partite dove non abbiamo fatto benissimo, era importante non allontarsi dalle pretendenti per l’Europa. Non sono ancora al 100%, posso dare ancora molto. Siamo contenti di aver vinto su un campo difficile come quello di Udine. Rimaniamo concentrati perchè la strada è ancora lunga”.
Contro l’Udinese avete vinto la partita a centrocampo?
“Udine è un campo difficile perchè loro sono bravi a correre, pressare, ma noi abbiamo fornito una prova di carattere non solo a centrocampo”.
Una prova concreta contro l’Udinese…
“Le grandi squadre creano 2-3 occasioni e vincono 1-0, sono i 3 punti che contano”.
Domenica arriva il Palermo…
“All’andata ricordo un Palermo che aveva raccolto meno di quanto espresso. Non eravamo partiti bene, poi dopo la rete di Djordjevic a fine primo tempo abbiamo preso coraggio, facendo una prestazione positiva”.
Il Palermo ha un rendimento diverso tra casa e fuori…
“Ci fa pensare questo, noi giochiamo in casa quindi è un punto a nostro vantaggio. Sappiamo che sarà difficile, dopo la vittoria con il Napoli hanno voglia di conferme. In attacco stanno facendo cose straordinarie”
In cosa devi crescere per ritrovare la forma?
“Non sono abituato ad avere questo tipo di infortunio, la condizione fisica la ritroverò con gli allenamenti e giocando con continuità”.
Avete subito 8 sconfitte, ma dopo il blocco di sconfitte avete sempre reagito…
“E’ un caso probabilmente perchè se penso al girone d’andata a Genova o con l’Udinese in casa abbiamo perso partite in cui meritavamo di fare punti. La partita più brutta è stata Cesena, quella con la Juve è stata particolare. Speriamo di dare continuità già domenica e di fare un filotto di 6 risultati utili consecutivi. Cominciamo ad avviarci alla fine, le squadre che sono vicino a noi sono forti e dobbiamo scendere in campo per circare di vincerle tutte”.
L’obiettivo è l’Europa, ma un occhio al Napoli c’è sempre?
“Siamo stati al terzo posto, fossimo stati più concentrati alcune partite non le avremmo perse. Abbiamo voglia, entusiasmo, siamo un bel gruppo e vogliamo tornare in Europa”.
I cali che avete avuto possono essere dovuti al tipo di gioco che esprimete?
“No, non credo. Il mister ci chiede di essere sempre in movimento, di pressare l’uomo: è vero, facciamo un lavoro dispendioso, a volte non abbiamo il fiato e la gamba per fare sempre questo tipo di partite”.
Cosa cambia con l’assenza di Anderson ed il rientro di Mauri?
“Sono due grandi giocatori, ma diversi. Stefano ha meno velocità, ma è molto bravo negli inserimenti. Felipe invece è più bravo nel saltare l’uomo e creare superiorità”.
Cosa pensi quando vedi Klose pressare gli avversari?
“Miro dobbiamo solo elogiarlo. Quando lo vedo pressare gli avversari, recuperare palla, aiutarci e dare consigli è da ammirare”.
E’ importante il rientro di Marchetti?
“Si, è uno dei più forti portieri in Italia e siamo contenti di averlo. E’ un valore aggiunto, da dietro ci aiuta molto. In oltre è una persona fantastica”.
Hai pensato allo scavetto mentre prendevi la rincorsa?
“Si, è rischioso perchè se lo sbagli sarai criticato! Venivo da un rigore sbagliato, ma è andata bene e sono contento”.
Pioli aveva detto: “Dobbiamo fare più di 31 punti”. E’ il momento di accelerare?
“Siamo consapevoli che i punti che abbiamo fatto all’andata non basteranno perchè tutte vanno forte, dobbiamo pensare partita dopo partita, ora dedichiamoci al Palermo”.
L’identità trasmessa da Pioli ti inorgoglisce?
“Fanno piacere gli elogi, noi abbiamo imposto il nostro gioco su tutti i campi, in casa e fuori giochiamo sempre per vincere. Noi giocatori offensivi siamo contenti di avere una squadra che gioca bene, ci divertiamo e possiamo dare il meglio”.
Tare ha detto di puntare, nei prosismi 2-3, allo scudetto. Vedi questa crescita in prospettiva?
“L’evoluzione c’è stata quest’anno sia per quanto riguarda la guida tecnica che per quanto riguarda i compagni. Chi è mancato è stato sostituito alla grande, ci sentiamo tutti titolari e questo è importante perchè le grandi squadre hanno venti titolari. Una squadra come la Lazio deve puntare in alto”.
La Lazio è la quinta squadra per quanto riguarda le ammonizioni. Deriva dal modo di giocare?
“C’è questa componente, ma ricordo che abbiamo preso tanti cartellini per esserci avvicinati troppo all’arbitro. Sono le ammonizioni che pesano di più, ma per quanto riguarda il gioco siamo sempre aggressivi”.