2014

Candreva si racconta: “Voglio diventare un punto di riferimento per questa società! Terzo posto possibile. E quel primo giorno a Formello…”

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Una lunga intervista per raccontare questi due anni e mezzo da protagonista vissuti con la maglia della Lazio. Antonio Candreva non si nasconde, e guarda già al futuro: “Il primo giorno che sono arrivato a Formello lo ricordo ancora – ha esordito sulle pagine de Il Messaggero – . C’erano molte persone qui al centro sportivo e quando sono passato con la mia macchina, avevo una 500, mi hanno insultato pesantemente per il fatto che ero tifoso della Roma. […] Non riuscivo a vedere luce, non vedevo miglioramenti e non giocavo bene. Ricordo che a Madrid, eravamo lì per la gara di Europa League, mi dissi ‘Antonio te ne devi andare'”. Ma poi è cambiato tutto: “Non sono mai stato così tanto amato. In nessuna delle società dove ho giocato sono stato così tanto apprezzato sia come calciatore che come uomo e di questo sono veramente orgoglioso. […] Alla Lazio mi sento a casa e quindi vorrei diventare un punto di riferimento per questa società perché adesso mi sento un tifoso biancoceleste. Quando scendo in campo rosico se perdiamo o se magari ci fanno un torto. Mi sento responsabile quando indosso questa maglia. Io ho sempre voluto rimanere alla Lazio. È quello che ho ripetuto ai miei procuratori fin quando è iniziata tutta questa storia. È vero ci sono state diverse squadre che si sono fatte avanti, ma ripeto, ho sempre desiderato firmare con la Lazio. Champions e casa a Torino? Tutte voci. Smentisco tutto”.

Adesso però basta guardare al passato, questa Lazio non vuole più fermarsi e l’obiettivo primario si chiama Champions League, con un pensiero… “Resto con i piedi per terra e dico che vorrei raggiungere quest’anno il terzo posto. […] Scudetto è una parola grandissima. Ci sono squadre molto attrezzate, alla Lazio manca ancora qualcosa per lottare insieme a Juventus e Roma. Il salto che dobbiamo fare non è così grande ma il gap c’è. Quest’anno c’è la volontà di vincere sempre, ce la giochiamo con tutti perché sappiamo che siamo forti. Pioli? Lui è sicuramente l’arma in più. Ci sta facendo fare un grosso salto di qualità per quanto riguarda la mentalità. […] Tifosi? Vedere lo stadio come domenica ci dà una carica pazzesca. Vorremmo vederlo così tutte le domeniche perché i tifosi sono la nostra forza“. Domani sera al Bentegodi c’è il Verona: “Non dobbiamo assolutamente fare l’errore di andare a Verona convinti di aver già vinto. Ricordiamoci il 4-1 dello scorso anno. Tanto più che loro dopo i sei gol subiti dal Napoli avranno cominciato a preparare la sfida già dallo spogliatoio del San Paolo. Dobbiamo restare con i piedi per terra, certo però che se vinciamo…”.

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