2014

Candreva, una super prestazione per convincere Conte

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Un gol, un assist e due convocazioni, la prima al c.t. e la seconda al suo presidente. Quella di Antonio Candreva, la locomotiva della Lazio nel 3-0 senza se e senza ma sul Cesena tenerello di Bisoli, è una storia strana, che ricomincia sempre. Come riporta il Corriere della Sera, a giugno doveva spaccare il Mondiale per poi realizzare il sogno dichiarato, la Champions: i top club si erano messi in fila per averlo, Lotito gli aveva promesso più soldi perché restasse onde evitare sconquassi ambientali (ieri l’Olimpico è tornato pieno dopo sei mesi di astinenza del tifo), mentre Conte lo teneva in palmo di mano per la sua nuova Nazionale. Invece, alla fine, l’esterno biancoceleste si è ritrovato senza Europa, senza ritocco di stipendio e pure senza nemmeno un minuto di azzurro nella vittoria dell’Italia in Norvegia. Tutto da rifare. Così, se al 18’ Candreva ha scaricato in porta il cross del deb olandese Braafheid e poi è corso sotto la tribuna con le mani alle orecchie in stile Dumbo, qualche laziale si è stizzito, sì, ma nessuno si è sorpreso: ora è lui a reclamare attenzione, si sente «top» e non più gregario. Quest’anno i fatti gli danno ragione. E, del resto, c’è di nuovo la sua impronta sul riscatto della Lazio di Pioli dopo la prima (bruttina) di San Siro. Il gol e l’esultanza rabbiosa, ma mica si è fermato. Nel secondo tempo, molto prima della rete con cui Mauri ha ratificato il 3-0 allo scadere, Candreva l’ha messa morbida a Parolo sul secondo palo, all’11’. E poi ha continuato nell’opera di demolizione della difesa del Cesena, una delle sue ex squadre, uno dei club da cui è partita la sua rincorsa infinita. Ce la farà stavolta ad arrivare al top?

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