Caos tamponi, la Lazio non è da sola: tampone incerto per Gagliardini
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Caos tamponi, la Lazio non è da sola: tampone incerto per Gagliardini

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Il caos tamponi continua a tenere banco in casa Lazio, ma Gagliardini rischia di diventare un nuovo caso

Il caos tamponi continua a tenere fortemente banco in casa Lazio, ma non solo. Il senso di incertezza ormai si è esteso anche agli altri club di Serie A. Mentre la Procura sta proseguendo le proprie indagini per accertare eventuali responsabilità in fatto di comunicazioni tra la società e la Asl di riferimento, concentrandosi principalmente sui casi di Immobile, Strakosha e Leiva, direttamente dal ritiro della Nazionale arriva una notizia che rischia di far perdere credibilità all’intero sistema.
Il caso riguarda Roberto Gagliardini, costretto a lasciare il ritiro dell’Italia a causa di un tampone incerto.

«Nell’ambito dei controlli di ieri propedeutici alla gara Italia-Polonia, è emerso un esito dubbio per il calciatore Roberto Gagliardini, che era tra l’altro già risultato positivo al Covid a inizio ottobre a seguito di un controllo effettuato dal club di appartenenza ed era successivamente guarito. Poiché nei soggetti guariti i risultati dei test possono non sempre essere di univoca interpretazione, è stato disposto un secondo tampone effettuato questa mattina, il cui esito è previsto in serata. Considerato il trasferimento per Reggio Emilia e la successiva trasferta a Sarajevo martedì, in via precauzionale il calciatore, del tutto asintomatico, farà ritorno a Milano, secondo le modalità previste dalle circostanze, per mettersi a disposizione dell’Inter» recita una nota ufficiale della Figc.

Il primo contagio risale allo scorso 8 ottobre. Gagliardini aveva poi giocato contro Parma (31/10) e Real Madrid (3/11), salvo poi risultare debolmente positivo una settimana fa e negativo il giorno dopo (entrato con l’Atalanta). Ecco allora emergere il paragone con la situazione di Ciro Immobile, il quale ieri mattina era risultato ancora leggermente positivo, sempre a causa del gene N. La Asl non ha dato così il via libera al centravanti, rimasto in isolamento domiciliare. Così riporta l’edizione odierna de Il Tempo.

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