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Caravello: «Luis Alberto merita un contratto importante, Milinkovic… »
Caravello, il procuratore sportivo rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni di Radiosei riguardo il calciomercato della Lazio
Ai microfoni di Radiosei ha parlato il procuratore sportivo Caravello, il quale rilascia alcune dichiarazioni riguardo le mosse di mercato della Lazio, ecco le sue parole
PAROLE – Per ora mercato silenzioso, le società daranno vita alle operazioni dopo il 1 luglio, adesso è il momento di pensare a sistemare bilanci e simili. Il mercato arabo è quello più vivo, sono tanti i nomi aggiunti in poche settimane di mercato. Da Benzema a Kante, passando per Koulibaly. Luis Alberto? A lui la palma del miglior giocatore di questa stagione, a mio avviso merita un contratto top. Detto questo, meglio prendere 4 milioni nel campionato italiano che prenderne di più in quello arabo.
Mi auguro che si possa pianificare una squadra che possa trattenere i giocatori più importanti e contestualmente, rinforzarsi. Discorso diverso per Milinkovic: non è scontato il suo addio, visto che Lotito è un osso duro, ma sicuramente il giocatore è al centro delle attenzioni della Juventus. Il suo agente ha un accordo da tempo, con i bianconeri. Bisogna stare attenti anche alle uscite del centrocampo di Inter e Milan, c’è qualcosa anche all’estero, ma il giocatore vorrebbe rimanere in Italia. Il mercato è lungo, fino al 30 giugno nessuno può comprare Sergej
Berardi? Parto dal fatto che dopo tanti anni la Lazio ha un allenatore che ha fatto richieste di spessore. Sarri non è uno che resterà in silenzio, bisogna accontentarlo. Domenico è uno dei nomi che lui sponsorizza da anni. Operazione non chiusa, a quanto mi risulta. Il Sassuolo è bottega cara. Lui e Frattesi sono in uscita. Berardi è una priorità della Lazio, se i biancocelesti confermano la ferma volontà dovrebbero prenderlo, attenzione però ad eventuali inserimenti di altre squadre, per ora non registrati. In generale, la Lazio ha bisogno di alzare il tiro per consolidarsi in campionato e migliorarsi in Europa