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Casasola: «Sentivo sempre Lotito. Salernitana? Dispiace non farne parte»
Tiago Casasola ha raccontato la sua avventura alla Salernitana ed il rammarico di non farne parte anche in Serie A
Tiago Casasola ha dovuto dire addio alla Salernitana dopo la scelta di affidarla al trust. La norma, infatti, prevede che i giocatori di proprietà della Lazio non possano vestire la maglia granata: un rammarico che il calciatore ha raccontato per TuttoSalernitana:
LOTITO – «Effettivamente ci sentivamo tutti i giorni, diceva che una soluzione si sarebbe trovata e che avrei fatto parte della Salernitana anche in massima serie. Poi le cose sono andate diversamente, hanno scelto la strada del trust e la regola ha impedito ai laziali di giocare ancora a Salerno. Per me è importante che la Salernitana sia stata iscritta, avrebbero vanificato incredibilmente i sacrifici che tutti abbiamo fatto per tornare in A. Dispiaceva non poter far parte della rosa per cause indipendenti dalla mia volontà, ma oggi sono comunque contento di essere ripartito da una piazza ambiziosa come Frosinone».
TIFOSI – «Giocare a porte chiuse è stato determinante per la promozione? Sinceramente non sono d’accordo con il presidente, assolutamente. Anzi, con la spinta dell’Arechi potevamo chiudere il discorso in anticipo e, chissà, addirittura da primi della classe. Avere la tifoseria al proprio fianco non può che essere un’arma in più, contro l’Empoli è necessario riempire l’Arechi e dare un grosso segnale a chi scenderà in campo. È stata una settimana particolare, occorre essere il dodicesimo uomo».
CASTORI – «Purtroppo nel calcio non c’è meritocrazia, stiamo parlando di un allenatore a cui tutti noi dobbiamo soltanto dire grazie. Sia chi è rimasto, sia chi è andato via. Abbiamo vinto il campionato di serie B soprattutto grazie a lui, lo seguivamo con fiducia ed entusiasmo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Partimmo circondati da tanto scetticismo, ma ha trovato la formula giusta all’interno dello spogliatoio. Conosco benissimo anche mister Colantuono, gli auguro davvero il meglio. Sono arrivato a Salerno su sua indicazione, mi ha fatto giocare tante partite e lo ringrazio. Spero che possa essere l’uomo giusto per condurre i granata verso la salvezza».