2013

Casiraghi: “Se Klose sta bene regalerà tante soddisfazioni alla Lazio”

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Pierluigi Casiraghi, storico ex attaccante della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano romano Il Messaggero. Nei tanti argomenti trattati, Casiraghi ha parlato soprattutto di Lazio, commentando il mercato e le aspettative per questa stagione e ricordando i momenti più belli in maglia biancoceleste.

Tante formazioni importanti giocano ormai con 2 punte
“C’è anche chi gioca con una punta e tre trequartisti. Lo fanno alcune squadre inglesi e anche il Bayern di Guardiola. Con questo schema diventano importanti, e spesso anche decisivi, quelli che giocano dietro e che sono chiamati ad appoggiare costantemente l’azione offensiva”.

I tifosi laziali sono comunque molto delusi dal mercato
“La loro delusione è comprensibile. In molti si aspettavano un rinforzo importante che avrebbe fatto alzare il tasso qualitativo. Invece è stato addirittura ceduto Kozak che si era distinto soprattutto in Europa”.

Ancora una volta il peso dell’attacco sarà tutto sulle spalle di Klose
“Klose ha dimostrato e confermato di essere un campione di livello internazionale: segna e regala assist. Se non avrà guai fisici e non sarà eccessivamente concentrato sul Mondiale brasiliano, potrà regalare ancora tante soddisfazioni alla Lazio. Altrimenti potrebbero essere guai”.

A quale obiettivo può ambire la Lazio in campionato?
“Credo che avremo un torneo molto equilibrato, con la Juve una spanna sopra tutte, per via di un organico completo. I bianconeri però, punteranno tutto sulla Champions, una coppa che porta via energie mentali e fisiche, un punto questo, a favore delle rivali. Alle spalle immagino una lotta aperta per i posti Champions e tra le contendenti inserisco anche la Lazio”.

Quale giocatore seguirà con più attenzione?
“Giuseppe Rossi. Lo convocai con l’Under 21 quando ancora giocava nelle riserve del Manchester United. Rimasi subito olpito dalle sue qualità. Se il ginocchio gli darà tregua credo che diventerà un protagonista assoluto. E’ tra i pochi attaccanti in grado di fare veramente la differenza”.

Tra gli allenatori invece, chi la incuriosisce di più?
“Dico Nicola (Livorno ndr) e Di Francesco (Sassuolo ndr), perchè sono nuovi, e Benitez, in quanto alla seconda esperienza in Italia e perché guida una delle formazioni più ambiziose”.

Riesce ad individuare un centravanti che somigli al Casiraghi dei giorni migliori?
“Con le mie caratteristiche non ne vedo in giro, però ci sono alcuni attaccanti molto interessanti”.

Il ricordo più felice in biancoceleste.
“Alla Lazio ho trascorso i giorni migliori della mia carriera. Ho trovato ottimi compagni di squadra, un tifo incredibile, tanto entusiasmo, l’attesa per il derby, la voglia di vincere. Tuttavia credo che il ricordo più emozionante sia la conquista della Coppa Italia”.

Il calcio che commenta in tv è diverso rispetto a quello vissuto da lei ai tempi in cui giocava?
“Sì, senza dubbio. Purtroppo non c’é più contatto diretto tra calciatori e tifosi come quando giocavo io. Oggi le squadre si allenano quasi sempre a porte chiuse, vengono nascoste al pubblico e questo non fa bene allo sport”.

Il suo presente è da commentatore ma sogna un ritorno in panchina?
“Certo, mi piacerebbe fare ancora l’allenatore, ma nessuno si ricorda che Casiraghi è stato ed è anche un tecnico. Così mi diverto con il microfono ma non è la stessa cosa…”.

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