Focus
La sosta per riconquistare Inzaghi…e un posto: Bastos, ora o mai più!
Era finito nel dimenticatoio Quissanga Bastos, rispolverato da Inzaghi nel secondo tempo contro il Bologna. L’angolano con molta probabilità tornerà in campo anche con il Benevento
Prestanza fisica, marcatura asfissiante, tempismo, senso del gol. Cosa manca? Poco o forse tutto. Sono i dettagli a fare la differenza e in questo caso ‘il dettaglio’ si chiama concentrazione. Sembra il ritratto di un giocatore perfetto, reso imperfetto soltanto da qualche amnesia. Così è, Bartolomeu Bastos Quissanga, noto a tutti come Bastos. Della Lazio del girone d’andata, arrivata al secondo posto in classifica, era uno dei punti fermi. Poi qualche errore di troppo gli è costato caro e da due mesi non parte più dall’inizio (solo con la Steaua). Solo due volte è subentrato dalla panchina, contro la Steaua e il Bologna. Dopo l’ennesima distrazione con il Milan, Inzaghi lo ha accantonato, ma dopo la sosta potrebbe rilanciarlo e per l’angolano potrebbe essere una delle ultime occasioni. Una chance per dimostrare il proprio valore e soprattutto di aver imparato dagli errori del passato.
CASO – Per molti è stato un caso l’allontanamento dell’angolano dall’undici titolare. Un caso associato ai suoi nuovi procuratori della SEG, diventati vecchi nel giro di un mese. Bastos ha sollevato dall’incarico l’agenzia olandese per non avere problemi con la Lazio e riprendersi ciò che gli spetta. Potrà farlo già da sabato: Wallace è squalificato, Radu continua a non allenarsi e le partite d’ora in avanti torneranno a essere ogni tre giorni. Dovrà battere la concorrenza di Caceres, ma anche l’uruguaiano non è al meglio essendo reduce anche lui da un infortunio. L’ex Rostov è tornato in Nazionale e questa pausa non può che avergli fatto bene. Ora la testa torna sulla Lazio. Inzaghi nella passata stagione passò alla difesa a 3 soltanto per facilitare le sue caratteristiche. Tutti a Formello credono nelle sue qualità, compreso il tecnico. Nel secondo tempo con il Bologna sono arrivati segnali confortanti, in concomitanza con i pessimi mandati da Wallace. Il Benevento può rappresentare un nuovo inizio. Ora o mai più. Basta restare ‘concentrati’.