2015
Caso lancia Matri: “Lo consideravo un fenomeno, adesso ha una grande occasione nella Lazio!”
Ai microfoni di Radio Olympia è intervenuto Mimmo Caso: “Io seguivo Matri quando giocava nel Rimini e lo consideravo un fenomeno, il prototipo dell’attaccante moderno. Poi però nelle grandi squadre non è mai esploso. Non ha dimostrato quello che io credo possa dimostrare. Per la voglia di riscatto che avrà qui a Roma potrà dare un grandissimo contributo a Pioli e alla Lazio. Matri ha bisogno di trovare continuità per esprimersi al meglio. Adesso è l’occasione giusta per lui. Keita è più bravo come esterno e al momento Matri sarà l’unico attaccante a disposizione di Pioli, dovrà sfruttare al meglio la possibilità di giocare con continuità in una squadra come la Lazio. Non credo che Pioli proporrà una Lazio con due punte. Perchè ci sono movimenti da provare e collaudare, ma non c’è tempo ora. La Lazio ha una sua fisionomia ben precisa e sarebbe un errore snaturarla in questo momento scegliendo di schierarla con due punte. Si può cambiare qualcosa a centrocampo ma le due punte andrebbero a toccare completamente gli equilibri della sua Lazio. Lo scorso anno ho speso parole entusiasmanti per Pioli. E’ un allenatore preparatissimo e lo stimo tantissimo lo ritengo uno dei migliori. Però stavolta critico la scelta fatta sul vice Biglia. Non si poteva pensare che Onazi e Cataldi avessero la personalità e le caratteristiche per sostituirlo in caso di assenza. Lasciare partire Ledesma con quella facilità è stato un grandissimo errore. Contro il Leverkusen non era difficile immaginare che senza Biglia saresti andato in difficoltà. Ledesma con la sua esperienza e personalità garantiva una soluzione all’altezza in caso di emergenza, quando Biglia non è disponibile. Le difficoltà ad inizio stagione possono starci, alla Lazio è mancata personalità anche per le assenze di Klose e Biglia. L’errore tattico in Germania è stato non mettere un giocatore in più a centrocampo. Biglia non può giocarle tutte, bisognava prendere un’alternativa o tenere Ledesma che già era alla Lazio, è un playmaker innato e all’occorrenza poteva anche giocare insieme a Biglia. Cataldi non ha quella personalità ancora per guidare la squadra. L’emergenza in attacco è dettata dalla sfortuna, non puoi prevedere due infortuni in attacco. Non aver pensato al sostituto di Biglia invece è un errore perchè è stata sbagliata la valutazione. Il Leverkusen è stato superiore, ma la Lazio sfortunata non solo per gli infortunati ma anche per gli episodi. Se viene fischiato il rigore a Keita la Lazio passa il turno. La partita di Verona non è indicativa, le partite di Champions League portano via delle energie mentali difficili da recuperare. Adesso la parentesi di Verona deve essere chiusa, c’è bisogno di personalità. Ricomincia un altro campionato. La Lazio deve dimostrare che può tornare alla grinta, determinazione dello scorso anno. Per superare questo momento e dimenticare in fretta queste due sconfitte non ci si può affidare solo a giocatori giovani e talentuosi, c’è bisogno di avere in campo i calciatori con un pò più di esperienza e personalità“.