2014

Caso Tavecchio, Lotito e Galliani lo difendono, Marotta: “Per noi è inadeguato”

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Tutti difendono Carlo Tavecchio. Ieri si è presentato in occasione del sorteggio dei calendari accompagnato dal suo amico Claudio Lotito. Per rappresentare ancora meglio l’unità tra i vari presidenti, ieri Tavecchio ha cenato con Beretta, Abodi e Macalli. Il Corriere dello Sport, riporta le parole di sostegno a Tavecchio, partendo da Lotito: “Sistemiamo tutto, poi ci divertiremo”. Anche Maurizio Beretta, Presidente della Lega di Serie A, interviene sulla faccenda: “Bisogna essere molto attenti alle parole, perché hanno grande importanza, però penso che nella vita delle persone, in generale, gli atti e i fatti abbiano ancora più importanza. E nella vita di Carlo Tavecchio ci sono le conferme di un suo fortissimo impegno per l’integrazione, la solidarietà. Bisogna fare molta attenzione e quando si fanno degli errori credo sia giusto scusarsi anche in maniera molto netta. Ma ribadisco che i fatti e gli atti siano ancora più importanti”. Anche Abodi, Presidente della Serie B, conferma la sua posizione: “Non si può rimanere prigionieri di una frase inopportuna. E’ anche vero, però, che come noi chiediamo ai tifosi di comportarsi in un certo modo anche noi dobbiamo dare l’esempio. Sinceramente questa Norimberga mi pare eccessiva. Giusto che l’Unione Europea faccia i suoi rilievi, giusto che le istituzioni sottolineino il fatto, giusto che la Fifa chieda informazioni, ma poi tutto dev’essere ricondotto a ciò che è successo veramente”. Prosegue Galliani, amico di Lotito e sostenitore di Tavecchio: “Le frasi di Tavecchio sono infelici, ma Tavecchio non è razzista. La posizione del Milan non cambia. Per quanto riguarda Albertini, lo conosco, è un amico, i rapporti personali sono buonissimi”. E’ la volta del Presidente del Cagliari Giulini: “Tavecchio ha fatto un brutto autogol, ma non un fallo da espulsione. I l nostro appoggio è stato dato ad un programma, se non venisse rispettato si faranno altre scelte. Tavecchio, in sostanza, non ha sbagliato il concetto, ovvero che in Italia ci sono troppi stranieri”. Preziosi invece puntualizza il comportamento di chi, prima lo spalleggiava e adesso si è tirato indietro: “C’è la sagra del voltagabbana. Noi abbiamo un atteggiamento E’ assurdo che si strumentalizzi una frase per non votare Tavecchio. La frase è stata molto grave ma lui si è scusato cento volte. Ci sono stati ministri, politici, presidenti del consiglio che hanno detto cose ben peggiori e sono rimasti ancora lì. Tavecchio ha anche mostrato il suo curriculum che riguarda le opere per le persone di colore, portate avanti in varie missioni. Parlano i fatti e lui non può essere considerato un razzista. La politica deve starne fuori”. Non può mancare l’intervento di Marotta. La sua Juventus e anche la Roma, sono le uniche due società a non appoggiare Tavecchio: “E’ stata una battuta infelice e fuori luogo che ha dato poi spazio a prese di posizione pesanti. C’è stata un’istruttoria della Fifa e mi fermo qui. La Juventus a più riprese ha contribuito a stendere il programma da presentare al candidato della Lega A, poi non ha trovato convergenza nel candidato perché lo ritenevamo – con parole spese anche più volte dal presidente Agnelli – inadeguato. Oggi riconfermiamo la nostra posizione. Di sicuro per questa dichiarazione inopportuna ha spaccato il fronte, alcune società hanno comunicato il dissenso. Noi l’abbiamo fatto anzitempo, esplicitato attraverso il presidente e aspettiamo l’evolversi della situazione”.

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