2013

Caso Varsavia, Bonino e Marino: “Una sessantina di tifosi sotto processo”

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Sul caso Varsavia è intervenuta anche la ministro degli Esteri, Emma Bonino, che ha fatto il punto della situazione circa lo stato di fermo dei tifosi della Lazio, coinvolti nei disordini prima della partita di Europa League contro il Legia Varsavia: “Una sessantina di tifosi laziali sono ancora sotto fermo, in queste ore sono sotto processo per direttissima da parte delle autorità giudiziarie polacche. Non si può escludere che qualcuno di essi possa essere soggetto a misure restrittive per la libertà personale per aver commesso reati di diversa gravità”.

La titolare della Farnesina ha poi proseguito: “Ho incaricato il nostro ambasciatore  in Polonia di adoperarsi presso le autorità polacche, affinché coloro che non abbiamo precise responsabilità penali vengano immediatamente rilasciati. L’ambasciatore e altri funzionari si trovano in diversi commissariati per seguire da vicino lo sviluppo dei procedimenti giudiziari”.

Le fa eco il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha confermato l’avvio del rimpatrio dei tifosi della Lazio che sono ancora a Varsavia: “Il Ministero degli Esteri, con cui sono in contatto da ieri,mi ha confermato l’avvio delle procedure per il rimpatrio dei tifosi della Lazio“, ha dichiarato Marino attraverso il suo profilo Twitter.

E poi attraverso una nota ha annunciato: “Ho contattato telefonicamente il ministro degli Esteri, Emma Bonino, per conoscere la situazione dei 107 cittadini romani trattenuti a Varsavia. Il ministro mi ha confermato che e’ attiva l’unita’ di crisi alla Farnesina. Proseguono, intanto, in maniera costante i contatti tra l’ambasciata italiana e le autorita’ polacche. Il ministero degli Esteri, che desidero ringraziare, mi ha fornito notizie confortanti sulle condizioni dei tifosi della Lazio e mi ha rassicurato sul fatto di aver attivato tutte le procedure necessarie per favorire il loro rientro a Roma nelle prossime ore“. 

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