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Castellanos: «Per questo ho detto subito sì alla Lazio. Il 19? C’entra un taxi. E Sarri mi dà questa sensazione… »
Castellanos: «Per questo ho detto subito sì alla Lazio. Il 19? C’entra un taxi. E Sarri mi dà questa sensazione… ». Le parole del neo biancoceleste
Taty Castellanos si racconta in una lunga intervista ai canali ufficiali della Lazio.
ALLA LAZIO – Quando il mio agente mi ha informato dell’interessamento della Lazio, non ho esitato ad accettare per la storia del club e per quello che rappresenta nel mondo. Sono molto felice che, grazie a tutte le parti in causa, si sia trovato velocemente l’accordo. Sono molto contento!
SU SARRI – Le prime impressioni da quando sono qui sono sul mister, visto che sto lavorando con lui. È un allenatore con molta esperienza e con un nome importante che può aiutarmi a migliorare nello stile di gioco. La sensazione è che grazie a lui tutti noi possiamo apprendere tanto e crescere professionalmente. La Lazio è un grande club con un centro sportivo incredibile e i suoi tifosi sono molto passionali, ti sostengono sempre nella buona e nella cattiva sorte. Questo è fondamentale.
HIGUAIN – Higuain è stato un giocatore molto forte, il mister lo ha allenato e gli ha insegnato molto. Ci sono anche molti calciatori argentini che sono passati da qui, come Hernan Crespo. L’ho sempre visto in tv e oggi essere in un grande club come la Lazio è entusiasmante.
SU IMMOBILE – Ciro è un grande giocatore, è il nostro capitano. Da lui impari tanto divertendoti ogni giorno, aiuta molto sia me sia i giovani. Ciro qui è un’istituzione, siamo fortunati a poter lavorare con lui tutti i giorni. Impari molto come goleador e per il nome che ha qui alla Lazio. Devi approfittarne e divertirti, ci aiuterà molto durante la stagione, ha ancora tanto da dare nel resto della sua carriera.
SUL SOPRANNOME – Il soprannome Taty nasce quando ero piccolo, quando dicevo le mie prime parole. Ancora non sapevo parlare, avevo due o tre anni. Ricordo che avevamo una macchinina con il clacson rotto che suonava e faceva “Taty, Taty, Taty” o almeno questo mi sembrava. Mia madre mi diceva: “Valentin, ripeti la parola. E io “Taty”. E lei: “Mamma”. E io: “Taty”. Ecco come è nato il mio soprannome.
SUL NUMERO DI MAGLIA – La scelta del numero 19 nasce da un bell’episodio. Ero con i miei agenti a Roma e con Leandro, il mio consulente di immagine. Avevamo appena chiamato un taxi dall’albergo dovevamo andare a cena e ci hanno dato un ticket con scritto L’Aquila19. Così ho pensato: “Ho l’aquila tatuata, è il simbolo della Lazio e il numero 19 è disponibile”. Ecco come ho scelto il mio numero di maglia.
SUGLI ARGENTINI NELLA LAZIO – La Lazio ha avuto tanti calciatori argentini. Sono tanti quelli che ricordo. Crespo in primis per il suo ruolo in campo, per il nome e per la carriera che ha avuto è uno dei giocatori più importanti che hanno vestito questa maglia. Come Lionel Scaloni che oggi è l’allenatore dell’Argentina. Lucas Biglia e molti altri che hanno giocato qui, come Tucu Correa. La Lazio da sempre attrae calciatori argentini importanti.