2014
Cataldi, rientro sempre più vicino
Attende ancora l’esordio Danilo Cataldi, un altro gioiello della Lazio che presto tutti scopriranno. Non chi lo ha visto durante l’estate tra Auronzo e Marienfeld, quando aveva convinto Pioli e dimostrato di poter valere in fretta un posto da titolare. Lo ha tradito una contrattura diventata stiramento. E’ fermo da metà settembre e di fatto il tecnico emiliano non lo allena dalla fine di agosto. Era in panchina a San Siro per la prima partita di campionato con il Milan, lo ha convocato Di Biagio con l’Under 21 all’inizio di settembre, è rientrato a Formello con un fastidio muscolare che poi si è ingigantito sino a diventare un infortunio. Come riporta Il Corriere dello Sport, ora è vicino all’uscita dal tunnel. Ha ripreso gli allenamenti in modo differenziato, spera di potersi riaggregare al gruppo all’inizio della settimana. Un altro esame clinico dovrà verificarne la guarigione completa e permetterà allo staff medico di riconsegnarlo a Pioli, forse già in tempo utile per la ripresa, fissata domani a Formello. Cataldi ha perso di fatto un mese e mezzo, ma il tempo lavora a suo favore, perché la società gli ha disegnato un percorso e ci crede fortemente. E’ stato trattenuto a Formello nonostante l’abbondanza a centrocampo e la corte insistente dell’Empoli. Sarri lo voleva per cambiare il suo centrocampo, ma anche tanti altri club si erano fatti avanti durante l’estate. La Lazio ci ha puntato, convinta delle sue qualità e di ripetere l’exploit realizzato da Keita nella passata stagione. Campione d’Italia nel 2013 con la Primavera allenata da Bollini, Cataldi è rientrato alla base fortificato dall’esperienza a Crotone: 36 presenze e 4 gol alla prima stagione in serie B da titolare. Tra luglio e agosto è andato fortissimo, l’infortunio ha rallentato il suo avvicinamento al debutto. Danilo nasce come numero 10. Tempi di inserimento e conclusione. Con Bollini si muoveva da trequartista. Drago a Crotone lo impiegava anche nei due davanti alla difesa. Crescendo, Cataldi ha dimostrato di essere un centrocampista completo. Possiede dinamismo, senso del gol, visione di gioco. Alterna il fraseggio ai lanci lunghi. Ha tutto per diventare un regista di altissima classe e di interpretazione moderna, perché non si sottrae al contrasto. Pioli lo ha impostato in ritiro da mezz’ala e lo ha provato anche da playmaker nel ruolo affidato a Biglia e Ledesma. Forse a Firenze verrà convocato, ma è troppo presto per giocare. Il bello deve ancora arrivare.