2015
Cataldi ritrova il Torino: “Giocare nella prima squadra della Capitale è una responsabilità in più. Futuro? Se non mi mandano via è qui!”
Danilo Cataldi domani sera ritrova il Torino, contro cui, due mesi fa, esordì in prima squadra negli ottavi di Coppa Italia. Il centrocampista biancoceleste, che nel frattempo ha moltiplicato le presenze, arrivando anche ad indossare per qualche minuto la fascia di capitano, ha rilasciato un’intervista televisiva a XXL Mediaset. Ecco le sue parole:
Sugli inizi da calciatore:
“Ho iniziato alla Lazio quando avevo 4 anni, ho fatto tutta la trafila. Sono molto riconoscente ai miei genitori per tutto quello che hanno fatto. Giocare con la maglia della prima squadra della Capitale è una responsabilità in più, un romano in biancoceleste mancava da tanto tempo”.
Chi sono i tuoi modelli?
“Mi piaceva molto Zidane, era un calciatore elegante in campo. Mi piace anche Federer, anche se di tratta di tennis, per come è dentro e fuori il campo”.
Sull’esperienza al Crotone:
“Ho imparato tanto, prima di tutto a vivere da solo, non ero capace di fare niente!”.
Cataldi ha un tatuaggio del Re Leone..
“Oh sì, il passato può far male, ma a mio modo di vedere si può scappare da esso oppure imparare qualcosa. Perché quando accadono cose brutte bisogna lasciarsele alle spalle, c’è sempre un nuovo momento che arriva”.
Come t’immagini il primo gol in Serie A?
“Me lo sogno sotto la Nord! Magari al derby? Se dovessi farne uno solo, aspetterei sicuramente la penultima giornata!”.
Sul bel momento della Lazio:
“Le vittorie fanno parte di una bella unione. La Roma vicina può darci qualche stimolo in più, ma non credo che questo sia fondamentale per il nostro processo di crescita”.
E il futuro?
“A meno che non mi mandano via, resto qui!”.