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Cataldi vuole la Nazionale: “Sfrutterò qualsiasi occasione per vestire questa maglia. Sabatini? Sta sbagliando”

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Prima esperienza nella Nazionale dei “grandi” per Danilo Cataldi. Il giovane biancoceleste sta per intraprendere il cammino verso gli Europei e oggi in conferenza stampa direttamente da Coverciano, ha descritto la sua esperienza e la stagione appena conclusa con la Lazio.


Come sta andando lo stage?

“E’ dura, c’è una grande intensità. Credo che tutti ci teniamo a fare bene e a dare il massimo per essere confermati. Io personalmente sto cercando di dare il massimo”.


Quali sono le tue aspettative? Andresti a fare la riserva in Francia?

“E’ già tanto essere qui ed avere l’opportunità di allenarsi con grandi campioni. Io cerco di imparare da tutti. Riserva? E’ già bello essere qui, se ce ne fosse bisogno, andrei”


Sabatini (ds Roma) ha detto che di giovani in Italia non ce ne sono e che quelli che ci sono costano troppo. Sei d’accordo?

“Non sono d’accordo con lui, perché credo che tante volte siano i fatti a parlare. Noi ma anche altri ragazzi siamo la testimonianza che non è vero che non ci sono giovani di talento, uno può fare bene o male durante una stagione ma questo non capita solo a noi giovani. Noi non siamo molto aiutati da questo sistema, si ricerca molto all’estero, nelle seconde squadre. Il campionato Primavera è decimato, non è molto attendibile come risposta sul campo. Però credo che i giovani ci siano e abbiano tanta voglia di fare. Se si prendessero meno giocatori dall’estero sarebbe meglio”.


Come ti sei trovato con Inzaghi in prima squadra?

“L’intera stagione mia personale non è stata assolutamente buona. Nonostante questo sono qui e sono contento. Con Inzaghi non mi son trovato male, ho giocato poco in queste 7 partite con lui perché mi vede totalmente come un giocatore davanti la difesa e quando c’è Biglia in quel ruolo diventa difficile giocaare. Ho cercato di lavorare al massimo e di farmi trovare pronto”.


Pensi che potrai entrare nel gruppo per la Francia?

“Credo che tutti sfrutteremo ogni occasione buona per far vedere quanto valiamo. Personalmente ho poche possibilità ma quelle poche me le gioco”.


Quanto è importante la chiamata di Conte per la tua crescita?

“Per me è importantissima, anche non volendo ti dà un qualcosa in più, come il pensiero di essere tra i 30 migliori italiani ed è molto bello. Il prossimo step? Spero il prossimo anno di giocare più possibile, fare gol e asssist perchè sono un centrocampista con certe caratteristiche e per fare un salto di qualità non posso prescindere da queste cose”.


Quanto pesa la maglia dell’Italia?

“Pesa, pesa. Indossarla è il sogno di tutti da quando siamo bambini. E’ pesante per la sua storia e siamo contenti di indossarla”.

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