2014

Cesar sulla contestazione: “Situazione che va avanti da anni, non andare allo stadio è troppo”

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Intervenuto ai microfoni di RadioSei, l’ex centrocampista della Lazio César Aparecido Rodrigues, meglio conosciuto come César, ha parlato dell’evento ‘Di padre in figlio’ che lo vedrà protagonista, in programma il prossimo 12 maggio: “Sarà un’emozione particolare. Già far parte della storia della Lazio è bellissimo, poi ritrovare tutti quei grandi giocatori, amici e compagni lo sarà ancora di più. Contestazione? E’ una situazione che si vive in parte da anni, dall’inizio della gestione Lotito. Sono vicende non chiarite non risolte e che a lungo andare si sono ulteriormente complicate. La società è amministrata e gestita in un certo modo e la tifoseria ha reagito a questo anche nel modo di tifare. In ogni caso è brutto perché si parla di pallone, di Lazio e per un tifoso non andare allo stadio per contestare la dirigenza non è bello. In questo modo è il calcio è meno divertente. Contestare per il cattivo rendimento di una squadra ci può stare, proprio per dare uno scossone ai giocatori, ma farlo contro il modo di gestire la società no. Non andare allo stadio è troppo, pensiamo a che livello è arrivato il rapporto tra le due parti. Sul momento attuale della Lazio invece: “Ci può stare all’inizio la scelta di dare fiducia a Petkovic, soprattutto alla luce della vittoria della Coppa Italia dell’anno scorso, malgrado quest’anno i risultati stentavano ad arrivare. Va detto però che anche l’anno scorso, nella parte finale, la Lazio non esprimeva un buon calcio. Sono valutazioni che si fanno in certi momenti e la società ha deciso di proseguire con Petkovic fino all’ultimo. Ora l’importante è che la squadra stia facendo bene”.

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