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Chiesa nostalgico: “I derby sono i momenti che mi hanno emozionato di più. La Lazio può arrivare a alzare la coppa dell’Europa League al cielo…”

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I derby sono i momenti che mi hanno emozionato di più. Non ho mai ritrovato quell’atmosfera, si faticava a sentire il compagno di squadra parlare in campo per il calore e il tifo dagli spalti“. Queste le parole di Enrico Chiesa, ex attaccante della Lazio che, ai microfoni della trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua” ha parlato dei biancocelesti e della difficile stagione che stanno affrontando:

Sull’importanza dell’Europa League
“Sicuramente è strano considerare poco l’Europa League, come se fosse un ripiego rispetto al campionato. E’ l’opportunità per vincere, crescere e migliorare, non è un trofeo importante come la Champions, ma ha un grande valore internazionale non solo per la Lazio, ma per l’Italia in generale. Le occasioni per alzare trofei in una stagione non sono molte, le italiane dopo aver dominato in passato questa competizione sono sparite da quindici anni dall’albo d’oro e questo ha portato alla perdita di un posto in Champions League”.

Sulle possibilità di arrivare fino in fondo a questa competizione
“Secondo me ci sono le potenzialità giuste. E’ logico che più si va avanti e più le difficoltà tendono ad aumentare, ma penso che, se si riuscisse nell’impresa di alzare la coppa al cielo, possa essere anche il modo per salvare completamente la stagione”.

Sulla scarsa vena realizzativa degli attaccanti della Lazio
“Ci possono essere tanti motivi per queste problematiche, dalla condizione fisica alla difficoltà di esprimersi contro squadre brave a chiudersi. Sicuramente i gol che non sono arrivati dalle punte hanno influito pesantemente sul rendimento in classifica”.

Su Pioli
“E’ normale criticare l’allenatore quando non arrivano i risultati. Raramente i tecnici vengono giudicati per il lavoro svolto durante la settimana, ma solo per quello che riescono a raccogliere sul campo. Secondo me Pioli l’anno scorso è stato il più bravo tecnico della Serie A, così come oggi non è diventato improvvisamente il più scarso. Ogni anno ha una sua storia, molto dipende dai giocatori e dal loro rendimento generale, oltre che dalla società”.

Sulla Fiorentina, sua ex squadra
“La Fiorentina ha compiuto un percorso di crescita incredibile, assieme al Napoli è la squadra che ha espresso il miglior calcio. Deve credere nel terzo posto. E’ un campionato un po’ pazzerello, ma secondo me dal secondo al quinto posto se la giocheranno tutti. Vedo solo la Juventus al di sopra delle altre, lanciata verso il quinto scudetto di fila”.

Sulla lotta per non retrocedere
“Difficile pronosticare, anche a questo punto, chi scenderà in B. Ci sono squadre come l’Atalanta che sono crollate dopo un grande girone d’andata. Mancano dieci partite e trenta punti in questa zona della classifica sono tantissimi. Il Frosinone sta risalendo di prepotenza. Al momento solo il Verona mi sembra troppo attardato, soprattutto alla luce dell’ultima durissima sconfitta interna contro la Sampdoria. Fra tre o quattro partite si capirà più chiaramente cosa accadrà”.

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