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La carica di Lotito: «Ho creato una grande Lazio, sullo stadio ho le idee chiare. E una cosa è cambiata»

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Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha affrontato diversi temi nell’intervista a Radio Roma Sound fm90: le dichiarazioni

Intervenuto ai microfoni di Radio Roma Sound fm90, Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha dichiarato:

CALCIOMERCATO ESTIVO – Adesso che c’entrano i soldi? Un conto è l’aspetto tecnico e un conto è l’aspetto economico. Io non penso che il denaro sia esaustivo ai fini di allestire una grande squadra. Come si dice? I soldi non sono tutto, ma aiutano a vivere meglio. Effettivamente aiutano, ma non è che sono determinanti. Sicuramente una grande campagna acquisti necessita di denaro per poter comprare i giocatori, ma è altrettanto vero poi che noi abbiamo saputo amministrare la campagna acquisti con delle scelte, che penso e mi auguro, possano premiare alla fine del campionato. Guardi io sono un povero presidente quindi lasciate perdere, non è questo il problema. La cosa che m’inorgoglisce è che oggi la rosa della Lazio, rispetto a quando l’ho presa io vent’anni fa, che era una Cenerentola, un punto di partenza, oggi è un punto di arrivo. Ha credibilità a tutti i livelli soprattutto a livello internazionale dove, l’ho riscontrato con i vari club, viene considerata e rispettata. Le faccio un esempio pratico?

CAMBIAMENTO RISPETTO AL PASSATO – Normalmente i giocatori della Lazio erano oggetto di attenzione e venivano acquistati da altre società. Oggi viceversa è capitato che anche la Lazio ha potuto acquistare giocatori da grandi club, quelli che nella storia avevano sempre acquistato i giocatori della Lazio. Sa a chi mi riferisco. Questo significa che siamo credibili, che il nostro progetto di crescita sta prendendo corpo

SQUADRA COMPETITIVA – Io amo dire che non vendo sogni, ma solide realtà. Io sono per la politica dei fatti e non delle parole. In campo non ci vado io, ma penso di aver messo il club nella condizione di avere una squadra competitiva. Poi sul campo ci vanno i giocatori e mi auguro che possano esprimere tutto il loro potenziale per potersi confrontare alla pari, se non altro, con gli altri club. Tifosi e allenatore soddisfatti? Su questo rispondo con una battuta: soddisfatti o rimborsati. Che “dovemo fà”?

INCONTRO CON VELOCCIA E QUESTIONE STADIO – Gli stavo vicino perché mi hanno messo vicino. Veloccia? Stiamo lavorando per dare alla Lazio e alla collettività uno stadio. Vedrete che poi alla fine col tempo, spero il più breve possibile, possiamo in qualche maniera dare delle risposte. Dobbiamo sicuramente avere lo stadio di proprietà. Nostro stadio prima di quello della Roma? L’approccio è sbagliato. Qui non c’è chi arriva prima. Qui c’è il problema di risolvere questa vicenda. Noi vogliamo farlo, non stiamo facendo una gara a chi arriva prima e a chi arriva dopo. Noi vogliamo risolvere il problema nel modo migliore per avere una struttura che sia la casa dei laziali, dove i tifosi biancocelesti siano contenti di poterci andare e la rispettano perché la considerano casa propria. Il Flaminio è una delle ipotesi su cui stiamo lavorando

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