Archivio

Colonnese: «Inter? Prova di maturità per la Lazio». E su Inzaghi…

Pubblicato

su

Il countdown che accompagna Inter-Lazio scorre inesorabilmente. Nell’intervista realizzata a Francesco Colonnese dalla trasmissione radiofonica «Laziali On Air» di Elleradio, il doppio ex della partita che andrà in scena domani sera ha parlato di diversi argomenti, partendo da Keita Baldè Diao: «L’errore è stato fatto in partenza, i giovani vanno contrattualizzati a suo tempo, nei momenti giusti. In fasi successive subentrano interessi dei procuratori che tendono a non guardare in faccia nessuno, anche quando la società può cercare un recupero».

Una società forte deve riuscire ad arginare determinate figure manageriali, ma allo stesso tempo saper giocare d’anticipo nella gestione dei suoi talenti?
«In questo momento la Lazio ha preso una persona molto importante come Angelo Peruzzi, che ha il carisma, la cultura e il rispetto per incarnare una figura da mediatore. La sua carriera e il suo rapporto con l’ambiente parlano chiaro, presumo che scegliere una persona del genere sia fondamentale per arginare determinate situazioni in futuro».

Ci si poteva aspettare una Lazio di Inzaghi così bella in questo girone d’andata?
«Il merito è soprattutto di Simone riguardo i risultati attuali. Un ragazzo splendido e soprattutto preparato, perché la Lazio sa alternare diversi sistemi di gioco grazie alla qualità del suo allenatore. Inzaghi ha fatto bene anche nel finale dello scorso campionato. La squadra gioca bene ed ha una buona rosa, può quindi puntare a risultati importanti».

Inter-Lazio sarà un incrocio tra ex importanti. Che partita ti aspetti, è una sfida più importante per i nerazzurri?
«La partita è sicuramente fondamentale per l’Inter, ma anche per la Lazio, che ha perso tre scontri diretti importanti in questo girone d’andata. Fare risultato a Milano confermerebbe la forza della squadra e soprattutto dimostrerebbe che la squadra è matura e concentrata. Gli scontri diretti fanno la differenza, basti pensare a come sarebbe ora la classifica della Lazio se non avesse perso il derby. L’Inter è una squadra in ripresa, ma si trova a fronteggiare difficoltà importanti ed avrà assenze di rilievo a centrocampo».

Milinkovic-Savic è una rivelazione. E’ già un centrocampista di dimensione europea?
«La Lazio ha trovato un grande giocatore che sa fare praticamente tutto. Bisogna fare i complimenti a chi l’ha scelto, considerando i grandi margini di crescita che ha ancora il serbo».

A San Siro tornerà Parolo. Le alternative in mezzo al campo non mancano. L’Inter sarà senza Felipe Melo e Joao Mario. Sarà a centrocampo che la Lazio dovrà vincere la partita?
«Il match si deciderà lì, sugli esterni la Lazio è forte, ma nella zona nevralgica si possono trovare i riferimenti per dettare il ritmo del match e mettere in crisi gli avversari».

Da ex difensore, il tuo pensiero su De Vrij, Wallace e Bastos…
«De Vrij è un difensore completo, deve solo recuperare la piena potenzialità fisica. Wallace deve dimostrare di saper mettersi alle spalle l’errore nel derby, uno di quegli sbagli che possono condizionare molto, ma finora è stato una rivelazione, importante sia dal punto di vista fisico sia da quello tecnico. Bastos finora ha fatto molto bene nella difesa a tre, vorrei rivederlo a quattro perché a mio avviso non è un caso che Inzaghi finora lo abbia lanciato titolare solo nel 3-5-2».

Su Immobile e Felipe Anderson…
«Il brasiliano sulla fascia è un valore aggiunto, sa essere travolgente e superare tutto e tutti quando è in giornata. Immobile ha nella duttilità il suo punto di forza, sa fare con disinvoltura la prima e la seconda punta».

Il campionato finora ha indicato un’egemonia della Juventus e una vera e propria bagarre alle spalle dei bianconeri.
«La Lazio può inserirsi in un discorso di classifica molto importante, secondo me tra le pretendenti alla Champions la differenza la farà la difesa migliore, perché a centrocampo e in attacco ci sono valori che si equivalgono. Per la Lazio fare risultato a Milano potrebbe garantire tanta autostima e convinzione. Giocando una volta a settimana nel girone di ritorno i biancocelesti potrebbero recitare un ruolo da veri protagonisti. Finora la Lazio ha pagato negli scontri diretti, sono partite che possono fare la differenza e non vanno perse».

Exit mobile version