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Compleanno Fascetti, parla lo storico mister: «Un filo conduttore tra me e la Lazio!». Su Inzaghi…
Nel giorno del suo compleanno, Eugenio Fascetti si è soffermato sulla sua Lazio e su quella di mister Inzaghi
Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, lo storico allenatore biancoceleste Eugenio Fascetti, che guidò i biancocelesti nell’eroica annata ‘dei meno nove’, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, analizzando innanzitutto il suo legame con il club capitolino: «Con la Lazio c’è sempre stato un filo conduttore. Ho esordito in Serie A contro la Lazio, ho giocato con la Lazio, e poi gli anni da allenatore meravigliosi, soprattutto quello del meno nove. Da giocatore non fu un’annata particolarmente felice. Fu un anno brutto, però questo fa parte della carriera di ogni giocatore. Il mio rendimento non è stato quello di sempre».
LAZIO – «Di quella squadra sento ancora Acerbis, Magnocavallo, Podavini, ultimamente ho visto Gregucci. Ho un bel rapporto anche con Galderisi. La promozione l’anno successivo fu complicata, nonostante sulla carta avremmo dovuto stravincere. Alcuni giocatori non resero come dovevano, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. I tifosi mi sono sempre stati riconoscenti. Io a loro devo solo dire grazie. Quell’anno senza di loro sarebbe andata diversamente».
LA LAZIO DEL PRESENTE – «Inzaghi sta facendo bene, molto meglio del previsto. Alla Lazio manca poco per fare questo benedetto salto di qualità. Bisogna vincere anche le partite che contano. Lunedì sarà importantissima la sfida con l’Inter. Quest’anno sta facendo un bel percorso, però ha perso con tre squadre sulla carta superiori. Immobile? Alla Lazio è più tranquillo, non ha paura di sbagliare. In Nazionale invece sente la pressione ed il peso della maglia».