2013

Conferenza, Andreazzoli e Burdisso in coro: “C’è la tensione giusta. Abbiamo tanta voglia di alzare la Coppa”

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Oggi, alle 17, alla vigilia dell’attesissima finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio, si è svolta presso la Sala Stampa dello Stadio Olimpico la conferenza stampa del tecnico della Roma Aurelio Andreazzoli accompagnato dal difensore argentino Nicolas Burdisso.

Queste le parole di Andreazzoli:

Cosa differenzia questa partita dal derby di campionato di aprile?

“La valenza è importante, il derby ha una valenza particolare. Lì erano in palio tre punti, in quello di domani c’è in palio un trofeo importante e la possibilità di entrare in Europa. E’ un doppio traguardo, oltre all’interesse particolare che il derby ha di per sé”.

Quale squadra ti piacerebbe rivedere di quelle viste in questo campionato?

“Ne abbiamo fatte diverse di partite interessanti. Qualcuna ne abbiamo interpretata parzialmente, altre per intero. Ho numerosi bei ricordi, come il secondo tempo di domenica, la partita di Bergamo e quella di Torino. La sofferenza è una componente importante, quando la mia squadra riesce ad esprimere questo sentimento a me lascia un buon ricordo”.

Come si combatte lo stress da qui al fischio di inizio?

“Questa è stata una settimana normale, abbiamo solo dormito insieme ieri sera, ma l’abbiamo fatto solo per una questione di alimentazione e per stare insieme. Ci siamo divertiti, ci sono stati dei momenti coinvolgenti. Tensione per ora non ne ho vista, è una partita che ha delle aspettative particolari. Personalmente mi sento fortunato a poter partecipare in prima persona ad un evento che racchiude così tanti sentimenti, me lo voglio godere in senso positivo, non voglio pensare agli aspetti negativi di questa gara, ma voglio concentrarmi su quelli positivi, che possono non essere confortati dal risultato, e spero lo faccia anche chi viene allo stadio”.

Nella curva della Roma comparve lo striscione “mai schiavi del risultato”. Domani la Roma sarà schiava del risultato?

“Credo che sia una parola forte quella, il risultato è importantissimo per triplici motivi. Non credo che in qualunque modo la vita di chiunque parteciperà alla gara sarà penalizzata al punto di potersi dire caduto in schiavitù. E’ una gara importante, non mi sentirò schiavo e auguro lo stesso a chi parteciperà da fuori, anche se deluso o rammaricato. Il fatto di contemplare la sconfitta deve essere una cosa ovvia, altrimenti uno sta a casa e non partecipa. Lo sport non lo invento certo io”.

Queste le parole di Burdisso:

Qual è il primo ricordo che hai da bambino? (domanda posta da un bambino partecipante alla Junior TIM Cup)

“Quando avevo la tua età, seguivo mio calciatore. Ho fatto la stessa cosa, prima di una sua partita hanno organizzato una sfida tra bambini. E’ un bel ricordo, spero sia lo stesso per voi domani”.

Da veterano, quanta tensione c’è stata questa settimana?

“C’è stata la tensione giusta, quella che serve. C’è voglia di alzare la coppa, da un bel po’ di tempo lavoriamo pensando a questa partita, arriviamo alla partita di domani facendo belle gare come quella di domenica, speriamo di portare la coppa a casa”.

Può essere l’ultima tua gara in giallorosso?

“Mi auguro di no, al di là di tutto vorrei farmi un regalo per questi anni di lavoro dopo l’infortunio. Ho scelto la Roma per poter vincere e dare la gioia ai tifosi, qui dove si vive il calcio”.

Hai vissuto i 5 derby vinti e questi ultimi derby non positivi. Cosa è cambiato?

“Queste partite sono anche momenti. Vincere cinque derby di fila non è stato un caso, ci siamo sudati quelle partite. Poi è arrivato il momento della Lazio con tanti episodi a noi contrari, poi l’ultimo derby in equilibrio. Qui stiamo parlando di un derby completamente diverso. E’ una finale storica, va interpretato in questa maniera e anche la Lazio lo farà così. Sarà una gara diversa”.

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