2013
Conferenza, Petkovic: “Per vincere domani ci vorrà calma e testa. Garcia gran tecnico”
L’attesa è quasi finita: domani 22 settembre, Roma e Lazio tornano ad affrontarsi dopo lo storico derby del 26 maggio vinto dai biancocelesti. Una partita che ha regalato alla Lazio non soltanto un trofeo e l’accesso alla fase a gironi dell’Europa League, ma anche e soprattutto la supremazia cittadina. Alla vigilia della stracittadina il tecnico biancoceleste Vladimir Petkovic ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole:
Da dopo il 26 maggio lei ha ribadito che quella partita va dimenticata. Come ha preparato la squadra?
“Oggi per la prima volta parlerò di Roma alla mia squadra, siamo stati molto impegnati. Il 26 maggio l’abbiamo dimenticato, oggi dobbiamo concentrarci sull’avversario e studiare come sfruttare le sue debolezze”.
Nella partita di Europa League ci sono stati pochi tifosi è preoccupato?
“No, non sono preoccupato, mi dispiace ma quelli che ci supportano sono veramente validi e hanno fatto tanto per noi e sono sicuro che anche domani daranno il loro apporto”.
Che Roma si aspetta tatticamente?
“Più che alla tattica bisognerà fare attenzione. Ci vorranno calma e testa, ci vorrà concentrazione. La Roma ha fatto bene in queste prime giornate anche grazie al proprio allenatore, che si è dimostrato subito calato in questo campionato. Ma anche loro hanno i loro punti deboli”.
La Roma segna di più nei secondi tempi e la Lazio invece soffre. Questa cosa la preoccupa?
“La Lazio ha sofferto poco, solo contro la Juve abbimao sofferto di più, le ultime prestazioni mi danno fiducia”.
Ritiene che la roma sia favorita?
“Trasmetto parole che sento e leggo da voi, date per favorita la Roma e mi fa piacere perchè contro le favorite bisogna dare il 110% e le nostre motivazioni crescono”.
Che ne pensa di Garcia?
“Non penso abbiamo punti in comune, lui ha vinto qualcosa in Francia (camp Lille) io invece ho fatto un percorso diverso”.
Garcia ha detto che proveranno a sfruttare la stanchezza della Lazio
“Sicuramente la stanchezza c’è e loro proveranno a sfruttarla, starà a noi però farci trovare pronti”.
Sotto quali punti di vista la squadra deve crescere ancora?
“Ci sono tantissime cose su cui dobbiamo migliorare, sicuramente ci vuole ancora maggiore concentrazione per tutti i 90′. Dobbiamo migliorare anche comunicazione e automatismi, riprendere i giocatori quando cercano di nascondersi, tutte queste cose possiamo migliorarle tantissimo, ma siamo comunque a buon punto rispetto all’inizio del campionato. Domani spero si vedano ulteriori progressi, dobbiamo dimostrare e vincere”.
I paganti della Lazio sono poco più di 13mila e la Roma gioca in casa. É preoccupato?
“Cosa cambierà per noi? La Roma gioca in casa, ma il resto non cambia. Anche noi come loro siamo nella nsotra casa, loro avranno solo qualche spettatore in più, ma noi avremo la Curva Nord e il supporto arriverà anche da altri settori dello stadio”.
La Lazio è spesso coraggiosa come lei, la Roma attacca bene la profondità, domani si cautelerà?
“Sono forti non solo nei fraseggi ma anche sulle fasce, è una squadra completa che ha dimostrato il suo valore anche quest’anno. Sarà fondamentale la comunicazione ma ci vuole qualcosa in più per trasmettere le proprie idee ai compagni. Dobbiamo essere propositivi ed essere consapevoli che bisogna anche soffrire”.
Dopo aver vissuto 3 derby, cosa ha di diverso il derby di Roma e cosa ci vuole per vincere?
“Le aspettative. É una partita che si vive per tutto l’anno. Come vedete si continua ancora oggi a ricordare la finale di Coppa. Sono partite difficili dove può decidere anche il dettaglio, palle facili, palle inattive, ma la testa è fondamentale”.
La Roma avrà motivazioni in più per cancellare il 26 maggio. Questo sarà un vantaggio o uno svantaggio?
“Noi dovremo rimanere calmi, prendere la partita con piacere, prenderla come una gara dove possiamo dimostrare qualcosa senza strafare, lo stadio sarà pieno e ci seguiranno anche fuori dall’Italia, e vogliamo dare una certa immagine di noi, rimanere sui livelli europei, la partita non si gioca si vince come ha detto anche Garcia, noi dobbiamo prendere questa partita in maniera diversa, si gioca un derby importante ma vale solo 3 punti”.
Non si respira la stessa attenzione degli altri derby. Com’è la situazione nello spogliatoio?
“Noi non abbiamo avuto molto tempo di concentrarci sulla partita perchè eravamo alle prese con l’impegno europeo e poi a recuperare le energie. La invece sicuramente Roma si sarà preparata bene, ma noi dovremo essere bravi”.
Preferisce che sia la Roma a condurre la partita o vuole una Lazio aggressiva?
“Voglio che la mia squadra domini l’avversario, ma contro avversari forti ci sta anche subire. Dobbiamo essere pronti a impostare dal 1′ o ma anche a soffrire con qualità”.
Roma da Scudetto?
“Fare pronostici è prematuro dopo solo 3 partite. E’ una squadra valida, ma la validità va confermata nel lungo periodo. Hanno il vantaggio di non avere impegni europei e poter preparare bene le partite. Noi abbiamo tantissime partite e tantissimi nazionali, ogni tanto devo risparmiare i miei giocatori e sperare che non ci siano infortuni banali, muscolari o di preparazione”.
Lei conosce bene Lulic: lo vede più sicuro di sè dopo il 26 maggio?
“Vincere un trofeo cambia la vita a tutti, ci sono ancora più pretese, ognuno si aspetta di più, da chi ha vinto. abbiamo avuto anche qualche difficoltà a ricalarci nella realtà ma nelle ultime due uscite siamo tornati a crescere e ad essere la vera Lazio e lo stesso vale per Lulic”.
Biava e Radu assenza pesanti? A che punto è la difesa?
“Siamo a buon punto. Veniamo da 2 partite senza subire gol. Dobbiamo evitare errori di marcatura e di chiusura, ci vuole comunicazione tra i difensori e tra i reparti, dobbiamo giocare da squadra, unita solo così possiamo vincere”.
La Lazio ha cambiato atteggiamento secondo Lotito
“É la crescita della squadra, degli uomini del pensiero. Vincere fa bene e spero continueremo così”.
Perchè ha spostato Ciani sul centro-destra?
“Ciani e Novaretti sanno giocare da entrambe le parti, sono importanti anche gli accoppiamenti coi terzini, e poi come ho detto prima è fondamentale il dialogo tra loro”.
Felipe Anderson e Perea: a che punto sono?
“Perea non è stato convocato con il Legia perché ancora non è arrivato il transfer per l’Europa. Avrà il tempo per adattarsi al calcio italiano. Felipe ha fatto un ulteriore controllo, ora deve spingere e essere convinto che la caviglia non fa più male”.