Champions League
Conferenza Sarri: «Nuovi acquisti a gennaio? A Lotito avevo chiesto… »
Sarri, il tecnico biancoceleste parla in conferenza stampa dopo l’Atletico e si sofferma in particolare sul mercato
L’amarezza per il mancato primato è tanta, ma a fine gara Maurizio Sarri esamina la partita con l’Atletico e rilascia queste parole in particolare sul calciomercato
4 SPAGNOLE VINCITRICI DEI GIRONI – «Non sono delle verità assolute, ma sarà un’indicazione. L’anno scorso le italiane sono arrivate in fondo, sembrava un’inversione di tendenza, ma ho sempre detto che i sorteggi hanno influito. Il lungo periodo dà indicazioni più attendibili, in Liga ora il livello mi sembra abbastanza alto»
APPROCCI SBAGLIATI LAZIO – «Io sono d’accordo sull’approccio ai due tempi. In tutti e due gli spezzoni, nei primi 10 minuti, loro avevano una cattiveria diversa. Nella fase centrale del primo tempo abbiamo trovato situazioni per far male. Leggevo i dati, le occasioni sono 4 contro 4, le chance le abbiamo create. Poi non lo so se questo non concretizzarle dipende da una cattiveria mentale diversa. Può darsi. Loro sono di alto livello dal punto di vista tecnico e della cilindrata mentale. Sono cattivi, scaltri, rimangono a terra se serve. Hanno una grande mentalità. A questi livelli ci manca un po’ di cilindrata»
DIFFERENZA – «Sono scontento del rendimento di qualcuno, ma è la normalità. Venire in questo stadio e creare 4 palle gol… non me lo aspettavo neanche. A ogni nostro errore, l’Atletico ha segnato. Noi invece non ci siamo riusciti. A livello numerico la partita non propone una grande differenza. Forse dipende dalla qualità offensiva»
CALCIOMERCATO GENNAIO – «Li avevo chiesti anche a giugno. Sono problemi societari, vediamo quello che decidono. Di nostro ci abbiamo messo gli impatti ai due tempi, hanno deciso il risultato»
GIOCO ATLETICO – «Come avrebbe giocato l’Atletico più o meno lo sapevamo. Un 5-3-2 che in fase di impostazione si sarebbe trasformato quasi in una difesa a 4, con Molina più basso rispetto a Lino. A livello di pressione siamo venuti un po’ meno nella ripresa, era più difficile dare seguito alla prima pressione. Il nostro piano partita era diverso, volevamo tenere la gara in equilibrio, rimanere compatti, senza accettare la partita a campo aperto viste le loro qualità. Poi ci saremmo presi dei rischi negli ultimi 20 minuti, siamo andati sotto ed è cambiato tutto»
SPAGNOLE AGLI OTTAVI DA EVITARE – «No, in tutta la carriera non ho mai giocato contro il Barcellona. È un mio desiderio, anche se giocano in un altro stadio ora. Vorrei giocarci almeno una volta contro nella mia vita»