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Conferenza stampa Baroni: la Lazio presenta il suo nuovo allenatore

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Conferenza stampa Baroni: il tecnico si presenta al popolo biancoceleste. Le dichiarazioni del nuovo allenatore della Lazio

Giorno importante in casa Lazio, con il club che presenta ufficialmente alla stampa il suo nuovo allenatore: Marco Baroni. Lazionews24 ha seguito in live l’evento.


LAVORO – «Sicuramente da subito dobbiamo iniziare a lavorare duramente. Sto ereditando una squadra con cultura del lavoro. Un aspetto importante è l’aspetto dei valori, per me è fondamentale e fa la differenza nelle piccole e grandi cose. Lo spirito laziale la squadra lo deve avere da subito. Nel calcio non c’è tempo e quindi dobbiamo lavorare sulla dedizione e sulla passione. Quando una squadra va sul campo e dimostra queste componenti è chiaro che il pezzo più importante è stato fatto».

NUOVA SFIDA – «Con le mie squadre l’armonia nello spogliatoio non è mai stato un problema.
È il momento più alto della mia carriera e c’è tanta voglia da parte mia e dello staff. Amo le sfide e voglio trasmettere alla mia squadra il coraggio. Dobbiamo giocare per i tifosi
».

VERONA – «Se non vinco imparo, l’esperienza a Verona è stata bellissima. Le difficoltà dell’anno scorso sono state belle. Qui sarà diverso, anche se sono andati via giocatori importanti. Abbiamo preso ragazzi giovani e con entusiasmo e voglia dobbiamo trasmettere emozioni».

MERCATO – «Io guardo solo quello che ho. Sono arrivati giocatori giovani. I giocatori saranno al centro del progetto, dobbiamo aiutarli a massimizzare le prestazioni all’interno del collettivo. Il collettivo è la cosa fondamentale».

MODULO E OBIETTIVI – «Sicuramente la difesa sarà a 4 con il doppio esterno. Ci saranno delle piccole variabili, ma non ci spostiamo da lì. La parte più importante è che la squadra deve avere equilibrio e ferocia. Mi piace un calcio di ritmo sia difensivo che offensivo. Per quanto riguarda gli obiettivi, bisogna partire dal lavoro. Sicuramente vogliamo migliorare il campionato dello scorso anno. Vogliamo andare avanti in ogni competizione e sarà fondamentale tutto l’organico».

SENATORI – «È brutto parlare di senatori. Questa squadra ha cultura del lavoro e qui ci sono giocatori importanti e che hanno voglia. Mi interessa questo, mi interessa il campo. Voglio portare un clima di fiducia e di gioia nel lavoro. Se ti alleni bene, lo si vede la domenica».

GASPERINI – «Mi riconduco alle parole di Gasperini che hanno fatto piacere. Un allenatore viene valutato per i trofei e per le vittorie. Le sue parole non erano riferite al mio nome, ma a tutti gli allenatori che raggiungono un obiettivo. Non vorrei parlare dei singoli, credo che abbiamo valutato dei giocatori per le loro qualità e dobbiamo essere bravi ad integrarli velocemente. Mettiamo sempre il giocatore al centro del progetto per creare le condizioni ideali per farlo esprimere al meglio».

ESPERIENZE PASSATE – «Io non guardo mai indietro, mi porto le esperienze ma guardo sempre avanti. Il mio primo pensiero è la Lazio, siamo pronti per questa meravigliosa avventura».

TIFOSI – «Il sentimento è uno dei valori a cui ho sempre creduto. Non esiste squadra senza i suoi tifosi, ma il primo passo lo deve fare la squadra. Se una squadra lotta e non ha paura è apprezzata dai tifosi».

SARRI E TUDOR – «Ho grande rispetto per chi ha lavorato alla Lazio prima di me. Sono momenti diversi e sono convinto di essere qui. Credo che non avrò problemi quest’anno, dobbiamo solo lavorare sul coinvolgere tutto l’ambiente. Se non siamo tutti insieme gli obbiettivi non si raggiungono».

RAPPORTO CON LA SOCIETA’ – «Non ho bisogno di figure che fanno da collante tra il gruppo e la società. Non vedo queste problematiche, perché abbiamo la fortuna di avere una rosa che ha voglia di lavorare. Abbiamo analizzato con la società alcune situazioni e mi sono sentito coinvolto. Vogliamo rendere l’annata importante e lo possiamo fare solo con il lavoro. Al momento in ogni ruolo siamo coperti e non vedo l’ora di lavorare con i ragazzi».

GREENWOOD – «Il valore di greenwood si conosce. Ha grandi qualità ma non ne voglio parlare. Per quanto riguarda lo staff penso che ho già trasmesso tutta la mia voglia di lavorare».

SARRI – «Ho parlato con Sarri, ma l’ho solo salutato. C’è stima con lui, ci siamo incrociati in C2 ed è una vita che facciamo questo lavoro. Se ha speso buone parole sono molto contento».

STILE DI GIOCO – «A me non piace attendere gli avversari, bisogna pensare a quello che serve per fare risultato. Ho chiaro in testa il calcio che voglio fare. Mi piace giocare con i due esterni e con la difesa a quattro. Poi ci possono essere delle variabili, anche all’interno della partita. Bisogna leggere la partita e saper anche uscire dal sistema di gioco principale».

DERBY – «In questo momento c’è grande emozione ma anche grande pressione. Nel nostro lavoro è normale e da parte mia c’è una grande lucidità e convinzione. Il lavoro porta dove vuoi arrivare, è fondamentale. Il derby è una partita straordinaria, ci sarà tempo per prepararlo e non sbaglieremo».

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