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Conferenza stampa Martusciello: «Quest’ambiente ti entra dentro. Immobile? Una polemicuzza»
Conferenza stampa Martusciello post partita: le parole del vice allenatore della Lazio dopo il match contro lo Spezia
Al termine di Lazio-Spezia, Giovanni Martusciello è intervenuto in conferenza stampa nella pancia dello stadio “Olimpico”. Le sue parole.
PARTITA – «Era insidiosa perchè si veniva da una sosta e molti non si sono allenati con noi, gli altri sono arrivati alla spicciolata. L’orario scomodo, dovevamo velocizzare la preparazione, alle 9 eravamo già col piatto di pasta. AL di là di questo anche il nome dell’avversaria: piccoli aspetti che potevano farci inciampare. Abbiamo mostrato solidità e i numeri lo stanno confermando. Siamo contenti, ma non ci accontentiamo».
IMMOBILE E IL CAMBIO – «Si è allenato ieri, il giorno prima solo qualcosina. La paura che potesse a intossicare quella zona c’era, ecco perchè lo abbiamo sostituito. Il risultato ce lo permetteva e lo abbiamo sostituito. Lui è un ragazzo da esempio anche se non fa gol, non molla mai. Fa fare il salto di qualità facendo crescere gli altri. C’è stata questa “polemicuzza” della Nazionale, ma ricordo che si è allenato solo ieri».
TIFOSI – «Questa è una domanda di facile risposta: i tifosi sono straordinari. Sia a casa che fuori. Quest’entusiasmo ci fa vincere quattro o cinque gare in più. Si vive per quest’entusiasmo, un campo pieno, lo stadio, per noi che lavoriamo per la Lazio è tanto. Non lo dico per scherzo, guai a fare battute, coi magazzinieri è come stare in Curva. Un senso di appartenenza che ti entra dentro: la Curva, l’inno continuo… Qualcosa da brividi».
FAR TIRARE AL LIMITE GLI AVVERSARI – «Noi dobbiamo far sì che loro non ci arrivino, allontanando gli avversari dal nostro limite. Possiamo palleggiare di là, ma a volte non ci si riesce e a volte si usano altre soluzioni. Ecco che lì c’è la qualità individuale di chi sposta gli equilibri. Dobbiamo farla di là la partita: noi dietro non vi vogliamo stare. Noi giochiamo però in Serie A, lo stesso Spezia ci ha creato qualche pericolo, ma in 90 minuti ci sta qualche errore».
PATRIC – «Un problema gastrico, aveva mal di pancia».
ZACCAGNI – «Giocatore straordinario, preso per queste prestazioni. Lo stimolo lui deve averlo tutte le volte che si allena: lo sta facendo. In questi giorni raccoglie gli allenamenti ben fatti. Lui non deve rispondere perchè non è convocato, ma perchè è forte».
COSA È CAMBIATO – «Il tempo ci ha dato i risultati di 12/13 mesi, al di là del mercato. Noi alleniamo in una certa direzione, poi dipende dalle singole prestazioni. Cambiamenti? Non lo so».
PROVEDEL – «Mi chiedo come sia arrivato a quest’età qui. Noi siamo contenti di averlo preso, come lo stesso Maximiano. Vengono allenati bene, quello che gli fa la differenza è l’occhio spriritato, non molla mai. Ogni secondo per lui è come l’ultimo, è un ragazzo straordinario».