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Conferenza Sarri: «Inter? Ce l’hanno già apparecchiata contro per lo scudetto Napoli»
Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, presenta in conferenza stampa la sfida di domani a San Siro contro l’Inter: le sue dichiarazioni
Alla vigilia di Inter-Lazio, Maurizio Sarri interviene in conferenza stampa per presentare il big match di San Siro. Segui con noi le parole LIVE.
INSEGNAMENTI TORINO – Ora gli insegnamenti servono meno, siamo in una fase risolutiva, quando non fai punti è sempre pesante. Poi dipende dalle motivazioni, con il Torino non eravamo al top dal punto di vista fisico, forse non lo siamo stati anche mentalmente. Se è dovuto al fatto che fossimo sicuri dell’obiettivo va molto male, altrimenti reagiremo subito. Dipende dal pensiero dei giocatori prima della gara col Toro.
CRESCITA LAZIO RISPETTO ALL’ANDATA – Abbiamo qualche certezza in più rispetto a quel periodo, ma affrontiamo una squadra di una competitività straordinaria. Dimentichiamo l’andata, teniamo conto del valore dell’avversario. Va giocata come collettivo, non individualmente.
CONDIZIONE FISICA – Abbiamo lavorato più di scarico, la squadra dovrebbe beneficiarne. L’aspetto fisico e mentale sono difficilmente scindibili, il cervello che funziona fa andare le gambe. Ero convinto che i carichi di lavoro abbinati ai cambi di temperature, non avevamo tenuto conto, abbiamo pagato l’errore.
GARE DECISIVE DA MILANO A MILANO – Importanti, decisive no. Abbiamo poi altre 4 partite, dobbiamo pensare pure a quelle. Ma è importante.
ASPETTO PSICOLOGICO – Si vedrà nelle prossime partite, dipende ripeto da ciò che pensavamo prima del Toro. La reazione sarà di conseguenza. Non dobbiamo pensare che sia tutto acquisito, se non lo facciamo riprenderemo il cammino.
IMMOBILE – Lo vedo mentalmente tranquillissimo, di fisico mi sembra in crescita, gtandi dolori non li ha, ci puntiamo per il finale di stagione.
INCROCIO CON SCUDETTO NAPOLI – Pensiamo alla partita nostra, è stata apparecchiata pensando che noi non faremo risultato. Speriamo che il Napoli festeggi il più tardi possibile.
CASALE – Sta bene, ha avuto un problema gastrointestinale per 3-4 giorni di fila, era un po’ debilitato, per questo ha fatto uno spezzone. Ma ora si è allenato per una settimana.
VANTAGGIO SU INTER – Sapete come la penso, nel nostro campionato ci sono 4 squadre sicuramente più forti. Non significa arrivare per forza quinti o sesti, significa che abbiamo fatto qualcosa in più e le altre in meno. Ma nelle partite singole cambia tutto.
INSIDIE – Qualcuna riguarda noi, altre loro. Si giocano la possibilità di entrare tra le prime 4, hanno motivazioni. Stanno facendo bene in Coppa Italia e Champions, ora hanno anche entusiasmo.
QUASI MAI DUE SCONFITTE DI FILA – Spero che questo trend prosegua, dipende da quello che pensavamo prima del Toro. Se ci sentiamo in lotta per qualcosa arrivano le motivazioni, se non facciamo così è un percorso mentale molto complicato.
GHERSINI NON FERMATO – Nemmeno fatto andare avanti mi sembra. Il mio appello è stato in parte accettato.
COSA MANCA – Manca qualcosa nella mentalità, a livello tattico e di rosa. Un insieme di cose, noi vogliamo trasformarci da una buona squadra, ma forte. Che non deve sorprendere se sta in alto in classifica. È un percorso.
GUIDA – Non so neanche chi c’è domani. La gente pensa che io ce l’abbia con gli arbitri, non vedo neanche il singolo episodio, ma il modo in cui viene diretta, se è idonea o meno. Poi decide sempre Rocchi. Sulle storie territoriali credo poco, non penso che uno che abita a 40 km da Napoli si faccia condizionare. Non penso proprio.
IMPEGNI RAVVICINATI – Siamo in una fase di pochi calcoli, chi salta salta, chi scoppia scoppia. Senza fare tanti calcoli. Poi ci sono delle cose con cui non sarò mai d’accordo, che la Premier incassi 4 miliardi di euro e non fa vedere le partite del sabato. Noi invece siamo in mano completamente a chi ci dà meno di un quarto di quegli incassi. In Italia le previsioni dicono che può anche piovere domani a Milano, ma potevano anche fare 33 gradi. Quindi dico, come cazzo si fa a giocare alle 12.30? Qui si fa di tutto per fare un campionato mediocre, le strutture non sono adeguate, si gioca di merda, ci sono tutti i presupposti per fare un brutto spettacolo. Poi ci si sorprende degli incassi inferiori. Siamo in un momento storico che permette anche la risalita, ma con un percorso diverso. Vedo i programmi di chi vuole diventare presidente federale e si parla di Nazionale. Qua se non si fa un tavolo con i governi per rifare gli stadi, siamo morti, nessuno parla di questo. Ho la fortuna di avere una certa età, il futuro riguarderà qualcun altro… Non lo dico per fare polemica, perché sono innamorato del calcio, vedo un possibile spiraglio per tornare a livelli buoni, però c’è un insieme di lacci che ci faranno sprofondare ancora
ARRIVARE IN FONDO ALLE COMPETIZIONI L’ANNO PROSSIMO – Io penserei ad arrivare in fondo a questo, può essere che la prossima dipenda anche da questo. Penserei quindi solo a ciò.