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Conferenza stampa Provedel: «Siamo incazzati. A volte prendiamo gol al primo tiro perché…»
Conferenza stampa Provedel: le dichiarazioni alla vigilia di Lazio Feyenoord. Il portiere biancoceleste presenta la sfida
Ivan Provedel, portiere della Lazio, parla alla vigilia del match di Champions contro il Feyenoord, valido per la quarta giornata del girone.
TIFOSI – «Non devo dire niente a nessuno. Tutti sanno dell’importanza della partita, noi dobbiamo andare in campo e trascinarci l’uno con l’altro. Mi auguro che abbiano il nostro stesso spirito in modo che ci aiutino a fare tutto il possibile per portare a casa un risultato positivo».
FASE DIFENSIVA – «Non è un discorso matematico, se no avremmo già una soluzione. L’anno scorso abbiamo trovato più facilmente la solidità, quest’anno ci stiamo mettendo di più. Ma non è una così diretta, a volte abbiamo subito come a Bologna un tiro prendendo gol, a volte ci ho messo io una pezza. Penso che il mister firmerebbe per subire un solo tiro. La cosa giusta è credere in quello che si fa e avere un percorso di crescita. Alla crescita si abbineranno poi risultati con meno gol al passivo».
POCHI GOL DEGLI ATTACCANTI – «Si parla del mio gol e ci si scherza su. A me dispiace, vivo tutti i giorni con i ragazzi. Quando si subisce sono io che prendo gol e quando non si segna si pensa agli attaccanti. Ma è una cosa di tutti. Bisogna metterci più determinazione. Quando gli attaccanti si sbloccheranno torneranno a fare tanti gol. Basta un pizzico di fiducia in più».
PARTITA DECISIVA? – «È una partita molto importante per la classifica, perché se ne giocano solo sei. Ma sono state importanti anche le altre tre. Per sperare di qualificarci domani deve assolutamente arrivare un risultato positivo. Ci stiamo preparando nel modo migliore possibile».
GIMENEZ – «Noi studiamo gli avversari, sappiamo cosa fare e lo sapevamo anche all’andata dove non siamo entrati in con lo giusto spirito per quella gara. Domani la cosa più importante sarà l’atteggiamento. in campo ci saranno tanti duelli ed episodi che faranno la differenza. Penso sia più un discorso di testa che di studio».
CHAMPIONS – «Se una cosa ti diverte non significa che le dai meno importanza o se la affronti con ansia significa che le dai più importanza. Per me la Champions e un sogno e vorrei andare avanti il più possibile. Vorrei rigiocare la Champions e per farlo devo arrivare tra le prime quattro in campionato. Ma nella nostra indole c’è la voglia di andare avanti in Champions, al di là della gioia. La Champions ci dà benzina per affrontare al meglio il campionato».
GOL SUBITI – «Abbiamo rivisto il gol di Bologna, ci sono stato un paio di situazioni al limite dove non siamo stati impeccabili. Subiamo poco e paghiamo per quel poco, non c’è molto da correggere. Si parla spesso dell’anno scorso, ma sono cambiate molte cose. Gli interpreti e anche gli avversari che ci affrontano in modo diverso perché l’anno scorso siamo arrivati secondi. Dobbiamo incastrare molte cose. A volte questi dettagli li ritrovi anche per caso».
COME STA LA SQUADRA – «La squadra è incazzata. Nonostante sia arrivata da un po’ di risultati positivi in campionato prima di Bologna, purtroppo ha fatto una brutta prova a Rotterdam per demeriti nostro. Questo ci ha fatto arrabbiare molto. Col Bologna siamo partiti forte ma non è andata come volevamo, non siamo stati cinici. Siamo arrabbiati perché non raccogliamo quello che seminiamo. Stiamo lavorando con l’atteggiamento giusto, anche chi gioca meno. Dobbiamo affrontarla di petto, poi la mettiamo via e ci prepariamo al meglio per il derby che sapete che partita è».
SASSOLINO – «Io non devo togliermi nessuno sassolino, o al massimo la faccio con prestazioni. Devo essere un esempio per i miei compagni e ripagare la fiducia del mister in campo. Ognuno ha il proprio percorso, io sono contento di quello che sono. Vorrei dare ancora di più il mio contributo, anche se ho preso troppi gol in questo inizio stagione. Ma credo che a pagare sia il duro lavoro».