News
Conferenza stampa Sarri: «Voci? Mi stanno girando, voglio chiudere la carriera alla Lazio. Per noi la Champions è la festa e il campionato il lavoro»
Conferenza stampa Sarri: le dichiarazioni alla vigilia di Lazio Feyenoord. Il tecnico biancoceleste presenta la sfida
Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, parla alla vigilia del match di Champions contro il Feyenoord, valido per la quarta giornata del girone.
PRECEDENTE IN CASA – «Loro sono senza sconfitte, quest’anno sono più forti dell’anno scorso. Non ci può dare grandi indicazioni, basiamoci sulla partita precedente. Loro sono aggressivi, al limite del fallo sistematico. Dovremo muovere velocemente il pallone per creare spazi, ma se le condizioni dell’Olimpico sono».
CRITICHE E VOCI – «Non mi importa niente delle critiche, non ascolto niente. Mi stanno dicendo che ci sono le voci che montano sul mio addio a fine stagione. Mi girano perché io ho sempre detto che voglio restare qui e chiudere la carriera. Non è che un inizio complicato mi fa cambiare idea, noi vogliamo combattere insieme. Mi dispiace che le mie parole contino meno delle voci».
VINCERE A TUTTI I COSTI? – «È un discorso da Curva, è una partita da provare a vincere. Non diamo per scontati i risultati delle altre partite in Champions. Sono punti importanti ma siamo a metà girone. Ma dire che è da vincere a tutti i costi mi piace poco. Cercheremo di fare la partita. Ma vedo che in questo momento vedono tutti i risultati e non la partita. Mi chiedo perché allora guardate le partite e non direttamente i risultati. Ci è mancato di trasformare in gol le occasioni dell’anno scorso. Non so perché questo possa succedere, giochiamo nello stesso modo. Il dato che ci lascia pensare è che l’anno scorso eravamo primo per gol fatti in relazione alle occasioni create, adesso siamo diciottesimi».
AREA POCO OCCUPATA – «A volte non riusciamo ad arrivare alla situazione pericolosa, pure avendo creato i presupposti. L’anno scorso il problema si era risolto con più attacchi dell’area. Anche se le caratteristiche non sono propriamente queste. Se quando occupi l’area perdi 2-0 diventa difficile, dobbiamo stare attenti agli equilibri. Kamada è un giocatore fantastico ma insieme a Luis Alberto fa un po’ fatica. Hanno giocato una volta con Vecino vertice basso, che è atipico. È una soluzione che può essere presa in considerazione con i suoi pro e contro».
KAMADA TITOLARE – «Luis Alberto se sta bene penso vada dentro, vediamo. Kamada io lo prendo sempre in considerazione, mi piace. Ho difficoltà a farlo girare di più per questione di equilibri tattici. Vediamo la situazione globale prima di prendere una decisione».
CATALDI – «Non è cambiato niente, gioca di meno perché ha reso di meno. Anche nelle partite. Lo dico anche a lui».
PROBLEMA TERZINI – «Lazzari a Bologna è stato il più pericolosamente, poi chiaramente a sinistra con un destro accompagniamo di meno. Poi i terzini sono difensori esterni, mi piacciono quelli che sanno difendere. Quelli che attaccano e non difendono mi piacciono poco».
DARE PIU’ PESO AL FEYENOORD CHE ALLA ROMA- «Questo vorrebbe dire non aver capito niente. Se noi abbiamo una possibilità di tornare in Europa è tramite il campionato. Giocare in Champions è bellissimo e dobbiamo farlo con grande determinazione ma dobbiamo avere la lucidità di pensare a tutto il resto. Per noi la Champions è la festa e il campionato il lavoro».
POCHI TIFOSI – «Quanti sono, sono. Spero facciano l’inferno».
IMMOBILE – «Formazione? Non ne ho idea. Immobile bisogna fare una scelta: o si scarica o si recupera. Io sono per recuperarlo a tutti i costi perché per noi è determinante. E per recuperarlo ha bisogno di giocare».
NERVOSISMO – «Quando mi ha visto nervoso? Viene a cena con me lei? Immobile? Nel post partita ho visto gente molto più nervosa di Immobile, compreso qualcuno di loro. Quando perdi è normale avere una reazione nervosa. Secondo me lui deve trovare continuità in allenamento e un po’ di minuti in partita perché per noi è fondamentale».