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Conferenza stampa Sarri: le dichiarazioni post Lazio Lecce

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Conferenza stampa Sarri, le parole del tecnico biancoceleste nel post gara dopo la sfida giocata contro il Lecce

(inviato all’Olimpico) – Cosi Maurizio Sarri nella conferenza stampa post Lazio-Lecce.

CAMPO IMPRATICABILE – «Loro hanno giocato per vie esterne. Noi che vogliamo impostare sempre e comunque, innescando i giocatori in mezzo al campo per noi è un problema enorme. E’ un campo neanche da dilettanti, ma da amatori. Imbarazzante che il calcio italiano sia ridotto così, è preoccupante. In Spagna sembra di vedere la Champions, poi è chiaro che all’estero nessuno più ti guarda. Non mettere i soldi per tenere il terreno in condizioni perfette è meno comprensibile. Non so come fate voi a non rendervene conto, ma il pallone è un’entità viva che va per cazzi suoi».

LAMENTELE SULL’ARBITRAGGIO – «Le mani addosso a Immobile le ha messe uno di loro. L’episodio di Zaccagni non l’ho visto, parlavo con Martusciello. Non mi sembra ci siano stati episodi discutibili».

VITTORIA – «Partita difficile per una serie di motivi. Il rischio di arrivare scarichi dopo il derby era altissimo dal punto di vista mentale. Il Lecce ci aveva sempre messo in difficoltà, poi c’era un orario discutibile. Questi fattori si sono visti nel primo tempo. Nella ripresa altra energia e per fortuna ne siamo venuti a capo».

SQUADRA CRESCIUTA MENTALMENTE – «Sembra. Nel primo tempo mi sono preoccupato di rivedere vecchie storie. Altra energia dopo per fortuna. Forse manca ancora la mentalità al 100%, ma i segnali di crescita ci sono».

CALENDARIO E SUPERCOPPA IN MEZZO – «Istigazione a delinquere. Sapete come la penso, sapete che questo è tutto fuorchè sport. Prendi i soldi e scappa, tutto quello che si può prendere in maniera miope. La partita più vista del mondo è la finale di FA Cup, noi si va ad elemosinare in giro per il mondo. Con tutti i problemi di calendario anche una Supercoppa a 4. Altera tante situazioni. Se il calcio moderno è in questo tipo di evoluzione sono contento di essere vecchio».

INFORTUNATI – «Patric ha un vecchio malanno alla spalla che si è riacutizzato, ma è solo una problematica tendinea e non ossea. Si spera sia una cosa breve. Castellanos ha una piccola lesione, speriamo di recuperarlo in 10 giorni ma è più probabile per il rientro in campionato. Isaksen non aveva nulla. Ci preoccupa la situazione di Zaccagni che ha il piede gonfissimo e gioca con antidolorifici. Vediamo di recuperare almeno lui per la Supercoppa».

SUPERCOPPA DA VINCERE – «Cercheremo di tirare fuori tutto quello che abbiamo. Ma c’è un vincere che serve al tecnico e un vincere che serve alla società. Sono trofei che servono più agli allenatori, a me piacerebbe vincere quelli che servono alla società. Abbiamo il turno più difficile, affrontare l’Inter è roba seria. Ma facciamo 6mila km convinti di andare a lottare».

CINQUE VITTORIE DI FILA – «Contro l’Inter ero perplesso dalle critiche. Avevamo fatto una buona partita, si giocava alla pari con una squadra che sta dominando in Italia e va per la maggiore in Europa. Abbiamo perso per due errori individuali che succedono. Ma io avevo buone sensazioni dopo quella partita, la squadra è entrata poi in un trend positivo e vediamo di farlo durare il più a lungo possibile».

RINNOVO – «Non ne abbiamo parlato a 18 mesi dalla scadenza, è prematuro».

BASIC ALLA SALERNITANA – «Non abbiamo parlato. Essendo un ragazzo che non gioca, se il desiderio è questo va preso in considerazione. Giocasse a volte si decide noi. Col direttore non abbiamo parlato».

IMMOBILE – «A fine partita non si commenta più di tanto. Nell’ultimo mese e mezzo ha lavorato poco, ma ieri ha fatto le sedute di allenamento con noi. A livello medico sembrava a posto. Chiaro che parlando è venuto fuori che il minutaggio poteva essere sui 20 minuti».

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