Conte: «Tra due settimane, se le condizioni ce lo consentiranno, potremmo allentare le misure»
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Conte: «Tra due settimane, se le condizioni ce lo consentiranno, potremmo allentare le misure»

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Conte, le parole del Premier in merito alla fase 2 ma anche alle prossime mosse del Governo nelle prossime settimane

Il Premier Giuseppe Conte è tornato a parlare alla Camera dei Deputati in merito alla fase 2 che partirà ufficialmente dal 4 maggio.

GOVERNO – «Abbiamo pensato il nuovo decreto dopo una cabina di regia con Comuni e Regioni e un costante dialogo anche con il Parlamento. Abbiamo parlato costantemente anche con il Comitato tecnico scientifico. È imperativo categorico del governo che deve proteggere la salute decidere dopo aver consultato gli esperti. Il principio di precauzione è accreditato a livello giuridico e deve guidarci anche in questa fase. Un approccio non graduale sarebbe troppo rischioso. I contatti famigliari per esempio sono di difficile controllo Con il 4,5 milioni di persone che torneranno a lavorare avremo altre possibilità di contagio. La data del 4 maggio sarà l’inizio della fase 2 e i nostri cittadini stanno combattendo duramente, con grandi sacrifici».

APP IMMUNI – «Il governo ha adottato un decreto legge che contiene una norma sul tracciamento per il monitoraggio del virus basandosi sulle raccomandazioni sulla privacy a livello europeo. L’app sarà installata su base volontaria e garantirà la sicurezza e l’anonimato. Non geolocalizzerà gli utenti».

NORMALITÀ – «Se oggi l’epidemia mostra i primi segni di riduzione non possiamo permettere che gli sforzi compiuti da tutti coloro che hanno permesso di sostenerci risultano vani per imprudenze compiute in questa fase. Qualsiasi atteggiamento ondivago rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile gli sforzi fatti fin qui. Il Governo non può assicurare il ritorno immediato alla normalità della vita precedenza. Dobbiamo avere consapevolezza che il virus sta circolando nella nostra comunità, abbiamo 105mila attualmente positivi. Vorrei ricordare che questa emergenza è partita da un unico caso in Cina. Potete immaginare cosa accadrebbe con 105mila casi accertati se non usassimo la massima prudenza. Questo è un piano che persegue un piano preciso. Non è un programma elettorale destinato a raccogliere consenso. Dobbiamo mettere al primo posto la salute dei cittadini. La logica della sperimentazione è quella che dovremo adottare nelle prossime settimane. Nel mese di maggio faremo 105 test sierologici per capire il reale impatto del COVID nel nostro paese».

RIAPERTURA – «Tra due settimane, se le condizioni ce lo consentiranno, potremmo allentare le misure aprendo il commercio al dettaglio, la ristorazione e il servizio alla persona. Ovviamente nel rispetto del distanziamento sociale. Nelle prossime ore il ministro della Salute emanerà un provvedimento che determinerà specifiche soglie di allarme che consentiranno analisi accurata della tendenza al contagio. Così potremo anche concordare con le Regioni un allentamento delle misure su base territoriale».

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