2015

‘Dalla scuola allo stadio’ – Lazio in visita all’istituto “Largo San Pio V”, Candreva: “Un onore indossare questa maglia” – FOTO

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AGGIORNAMENTO ORE 11.10 – Si conclude la visita all’istituto San Pio V tra gli applausi e l’entusiasmo dei ragazzi. I calciatori si concedono, prima di andar via, a foto e autografi per i piccoli fans.

AGGIORNAMENTO ORE 11 – Candreva: Esordire in nazionale? È stata una grande emozione!“. Subito dopo, un piccolo studente sottolinea come il calcio sia a volte troppo violento, ma i grandi giocatori riescono ad essere sportivi nonostante una sconfitta. Biglia condivide il pensiero e continua: “Si arriva alla violenza per tifare maggiormente. Il calcio però deve essere promosso come uno sport per levare i ragazzi dalla strada, io ho iniziato così grazie a mio padre“.

AGGIORNAMENTO ORE 10.50 – Biglia risponde ai bambini che chiedono che emozione si provi giocare in Nazionale: “È il sogno di tutti vestire la maglia del proprio paese e non tutti ci rescono“. Stessa domanda per Onazi:È una cosa che dà molta soddisfazione, solo i migliori ci riescono e per ogni calciatore è prestigioso“. Gli studenti poi domandano quanto siano importanti gli agenti per diventare calciatori professionisti. Risponde Candreva: “Il procuratore serve a poco. Se non sei portato non arrivi a questi livelli“. Prosegue Ciani: “Non è mai facile se non lavori duramente. Anche oggi che ho 31 anni non è semplice, c’è molta concorrenza e devi sempre dimostrare di essere forte per andare avanti“.

AGGIORNAMENTO ORE 10.40 – Il microfono passa a Ciani: “”Essere un idolo è una responsabilità? Abbiamo lavorato tanto per arrivare fin qui, abbiamo realizzato il nostro sogno“. Il difensore risponde anche a una domanda sul tema razzismo: “Mi è capitato essere insultato per il colore della pelle, accade sempre. Peccato perché ci sono giocatori di colore ovunque, fa parte del nostro lavoro, noi siamo in campo per fare piacere a tutti e lo facciamo fino alla fine“. Riprende ad esprimersi Candreva, questa volta dà qualche consiglio su come diventare campioni: “Serve allenamento e determinazione. Ma sono tutte componenti per rendere al meglio in partita. Qualche giocatore fuma, ma con l’attività sportiva riesce a evitare altri problemi. Certo bisogna evitare anche l’alcol“. Il centrocampista della Nazionale ricorda il suo primo periodo alla Lazio: “Quando sono arrivato a Roma ho trovato delle difficoltà, ora mi sento a casa. Vestire questa maglia è un onore e un sogno che si è avverato. Sono orgoglioso di indossare questa maglia perché è il simbolo di questa città”.

AGGIORNAMENTO ORE 10.30 – Accolti da tanti bambini in festa, il primo a prendere parola è Candreva: “Diventare calciatore è molto complicato. Serve spirito di sacrificio, umiltà e anche fortuna. Sacrificarsi significa lavorare tantoi miei amici da ragazzi si divertivano e io avevo la partita. Sono andato via di casa molto giovane e non ho avuto modo di divertirmi con loro“. Interviene anche Biglia: “I miei genitori volevano che studiassi, soprattutto mia madre. Quindi prima ho finito il percorso scolastico e poi ho iniziato a fare il calciatore“.

AGGIORNAMENTO ORE 10 – Giungono all’istituto Antonio Candreva, Eddy Onazi, Lucas Biglia e Michael Ciani, accompagnati dall’immancabile aquila Olympia.

Continua l’iniziativa promossa dalla società biancoceleste “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. Questa mattina, intorno alle ore 10 avverrà il terzo appuntamento, alcuni calciatori della Lazio faranno visita all’Istituto Comprensivo “Largo San Pio V”.

 

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