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Coppa Italia, le pagelle di Juventus-Lazio: Lulic da incubo, Immobile sprecone. Strakosha ultimo baluardo
Le pagelle della finale di Coppa Italia, Juventus-Lazio, a cura della redazione di Lazio News 24
Niente da fare per la Lazio. La Juventus chiude la pratica con un netto 2-0 nel primo tempo. La formazione biancoceleste, dopo un avvio choc, prova a rialzare la testa e in diversi momenti ha rischiato di poter riaprire il match. Non esce dunque ridimensionata la squadra di Simone Inzaghi, resta comunque una splendida annata. Ecco le pagelle del match:
STRAKOSHA 6.5 – Incolpevole in occasione delle reti juventine. Nel primo tempo evita un passivo ancora maggiore in almeno due occasioni, un miracolo ancora nella ripresa. Vince senza il duello contro Higuain.
BASTOS 5.5 – Lavora bene in coppia col centrale olandese, sbaglia nulla nel duello con Mandzukic. Insicuro quando entra palla al piede. DAL 53′ FELIPE ANDERSON 6 – Entra in campo e la musica cambia: in pochi minuti crea due azioni pericolose, Neto gli sbarra la strada.
DE VRIJ 5 – Si perde in marcatura Bonucci, che ringrazia e fa il 2-0. Tutto il match è un continuo duello fisico con Higuain, il difensore ha spesso la meglio e costringe l’argentino ad abbassarsi. DAL 69′ LUIS ALBERTO 6 – Subentra col piglio giusto e impegna Neto all’intervento. Difficile creare palle gol contro un avversario così
WALLACE 5 – Concorso di colpa con Lulic in occasione del vantaggio bianconero. Quel mezzo errore costa caso e, seppure non abbia commesso altre sbavature, la macchia non si può cancellare.
BASTA 6 – Si propone in avanti con coraggio. Ha pure una chance per segnare, perde il tempo e calcia alto quando ormai è fuori equilibrio.
PAROLO S.V. – Eroico. Il centrocampista della Nazionale voleva esserci a tutti i costi in questa finale, è sceso in campo da titolare ma non ce l’ha fatta a resistere. Costretto a lasciare il campo prima della metà del primo tempo. DAL 20′ RADU 5.5 – Il suo ingresso è grintoso come al solito. Dovrebbe svolgere il compito di spinta di Lulic, Dani Alves lo costringe a restare basso.
BIGLIA 5.5 – Chiamato al grande sacrificio in fase di non possesso per cercare di aiutare i compagni a non soffrire troppo gli inserimenti di Dybala. Non va oltre il suo lavoro
MILINKOVIC 5.5 – E’ l’unico in mezzo al campo a tenere il confronto grazie alla sua possente stazza, ma con l’uscita di Parolo è costretto ad abbassare di troppi metri il proprio gioco. Un colpo di testa a fine primo tempo non trova fortuna, poteva essere il 2-1
LULIC 4 – Serata da incubo per l’eroe del 26 maggio, Dani Alves mette i brividi dal primo all’ultimo minuto.
IMMOBILE 5.5 – Si dimena, sbatte contro il muro più forte d’Europa. Nonostante le difficoltà nel trovare spazio ha due volte di testa la possibilità di riaprire la gara: prima un miracolo di Neto, dopo sbaglia da due passi.
KEITA 5.5 – Colpisce il palo sullo 0-0, poi però non combina quasi più nulla. Deludente il senegalese che viene sovrastato fisicamente da Chiellini. Prova nella parte finale a rendersi pericoloso, non è serata.
INZAGHI 5 – Dalla panchina è l’ultimo ad arrendersi, può fare ben poco. La differenza tecnica in campo è netta, anche se i due gol arrivano da due disattenzioni difensive. La pecca più grossa è probabilmente aver lasciato in panchina Felipe Anderson.