Cordova: «Io sono stato il capitano della Roma per sei anni, ma questo non mi viene riconosciuto perché...»
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Cordova: «Io sono stato il capitano della Roma per sei anni, ma questo non mi viene riconosciuto perché…»

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Cordova: «Io sono stato il capitano della Roma per sei anni, ma questo non mi viene riconosciuto perché…». Le parole dell’ex giocatore

Nell’intervista rilasciata a Corriere.itCiccio Cordova è tornato a parlare degli anni vissuti alla Roma ma, ancor prima, del passaggio alla Lazio. Le sue parole.

PAROLE– «Oggi sarebbe più normale, al mio tempo fece scalpore. Io però non c’entro, la colpa fu di Anzalone, che mi mandò via sapendo che io per motivi personali non potevo allontanarmi da Roma, e dimenticando che ebbi un ruolo importante nella stagione 1974-75 in cui arrivammo al terzo posto. Non avevamo un bel rapporto, anche perché ero il genero del suo predecessore Alvaro Marchini, e lui questa cosa non la sopportava ».

PAGGAGGIO IN BIANCOCELESTE– «No, perché quella scelta mi ha pregiudicato una serie di iniziative in cui io non sono previsto perché accettai, appunto, la Lazio. Io sono stato il capitano della Roma per sei anni, ma questo non mi viene riconosciuto perché pensano che sia laziale. Ma quale laziale… Allora Di Bartolomei che ha giocato col Milan non era romanista? E il mio amico Picchio De Sisti era della Fiorentina? Mi è dispiaciuto quando all’Olimpico la curva ha ricordato i capitani della Roma e io non c’ero ».

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