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Coronavirus, Borrelli puntualizza: «Le mie parole equivocate»
Coronavirus, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha fatto il punto su quando potremmo allentare le misure di contenimento
AGGIORNAMENTO – Borrelli, a seguito del bollettino quotidiano, è poi tornato sulla questione, specificando: «Al momento c’è una sola data che è quella del 13 aprile. Oggi alcune mie parole sono state equivocate. Avevo fatto un ragionamento secondo il quale le misure sarebbero state determinate in relazione all’evoluzione della situazione in atto e che quello che stiamo fronteggiando è un virus nuovo e che quindi è difficile fare previsioni e abbassare la guardia. Mi dispiace che questo ragionamento sia stato tradotto in un titolo che non ha reso bene l’idea».
Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio Uno per fare ancor di più chiarezza su come sta andando l’epidemia causata da coronavirus. Queste le sue parole: «A casa anche il 1 Maggio? Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane. Il coronavirus cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze per diverso tempo».
Davanti le telecamere di Rai Sport 1, il capo della Protezione Civile ha smentito tutto
«L’orizzonte temporale resta quello del 13 aprile, come annunciato dal presidente del Consiglio. Ogni decisione sulle misure restrittive e sull’eventuale fase 2 spetterà dunque al governo che, come sempre, si avvarrà delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Nell’intervista ho chiaramente detto di non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l’inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall’analisi degli scienziati».