2015
Corsa al secondo posto, Manfredonia: “Sapevo della Roma, Pioli sta facendo la differenza”
La corsa al secondo posto entra nel vivo. La Capitale è in fibrillazione. Sulle colonne del Corriere dello Sport, è intervenuto il doppio ex Lionello Manfredonia.
Vivere una sfida del genere a Roma amplifica gli stati d’animo, sia positivi che negativi? «Diciamo che Roma non è un posto molto equilibrato da questo punto di vista. Si può passare dall’altare alla polvere nel giro di un paio di partite. Direi che, al di là della bella sfida, anche chi non sarà secondo sarà quasi certamente terzo, comunque un piazzamento di assoluto rispetto, un gran bel traguardo che vale il preliminare. Sapevo che lassù avrebbe lottato la Roma, mentre della Lazio conoscevo le doti di Pioli e le ho viste confermate durante la stagione. Il tecnico biancoceleste sta facendo la differenza».
La carta forte di una parte e dell’altra: su cosa devono e possono puntare Roma e Lazio? «La Roma sta segnando poco ma ha un attacco di assoluto livello, dalle grandi potenzialità. Da Totti a Iturbe, fino a Ibarbo e Ljajic: se si sbloccano possono portare la squadra a vincere diverse partite consecutive in questo finale. Per quanto riguarda i biancocelesti direi le individualità che sono esplose quest’anno, come Anderson e Keita. E poi giocatori di sicuro affidamento come Candreva e Klose: anche la Lazio ha le sue belle carte, insomma».
Mentre invece il punto debole? «Torno alla questione umorale: se basta poco per cambiare punto di vista e sensazioni allora entrambe dovranno stare attente a non far scendere troppo il termometro del gradimento ambientale».
Due modi differenti di gestire il club, eppure la Lazio è attaccata alla Roma: come si spiega? «Ciò che conta è il campo. La Roma negli anni ha investito ma ha fatto anche grandi plusvalenze, la Lazio invece è stata più ponderata nel progettare le varie stagioni. Però alla fine conta solo il risultato del campo e quindi la differenza la fanno la capacità di fare gruppo e di raggiungere i risultati».