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Cosa fare con Luis Alberto: cederlo o costruire la Lazio attorno a lui?
Luis Alberto e Sarri: il feeling non è sbocciato del tutto. Ma la Lazio può rinunciare al centrocampista spagnolo?
Luis Alberto è stato uno dei colpi di mercato della Lazio di Tare e Lotito. La società biancoceleste è riuscita a rigenerare lo spagnolo ex Liverpool, fino a farlo diventare un vero e proprio simbolo. L’accoppiata Milinkovic-Luis Alberto, senza dimenticare il ‘terzo incomodo’ Lucas Leiva ha fatto sognare i tifosi. Quella della Lazio è una delle mediane più invidiate d’Italia. Negli anni, diversi grandi club hanno bussato alle porte di Lotito per strappare i due fenomeni del centrocampo, senza però riuscirci. Con Sarri ci si aspettava che i due potessero fare un nuovo step per la loro carriera ma il feeling non è sbocciato. Soprattutto con Luis Alberto. Lo dimostrano i fatti: solo 12 gare da titolare in campionato, una volta, contro la Sampdoria, è rimasto in panchina per tutta la gara. Lo spagnolo più il serbo, nel 4-3-3, non riescono a garantire il giusto equilibrio e Sarri è stato costretto a mediare.
A Sarri l’onere e l’onore di trovare la quadra
Ma un grande allenatore si vede anche da come riesce a modellare alla perfezione il materiale umano che ha a sua disposizione, adattandosi. Sin qui Sarri non ha ancora trovato la ‘sua’ Lazio, non ha ancora trovato la quadra definitiva ma, pensando al futuro, è faticoso pensare a una Lazio senza Luis Alberto. Lo spagnolo è un centrocampista che ha pochi eguali in Europa: grandissima tecnica, grandissima visione di gioco e grandissima qualità. Un centrocampista che sarebbe titolare ovunque! E dunque, la Lazio non può depauperare un patrimonio del genere. A Maurizio Sarri il compito (è anche questo il bello del mestiere dell’allenatore, oneri e onori) di trovare la quadra, mettendo in campo una Lazio ad altissima qualità, che non può prescindere da Luis Alberto. Nel presente ma anche e soprattutto nel futuro.