2013

Cravero presenta Torino-Lazio: “Sarà una partita giocata a viso aperto”

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In una lunga intervista concessa a calciomercato.com, Roberto Cravero ha presentato il prossimo match di Serie A che vede la Lazio impegnata a Torino contro i granata. Di seguito le sue parole.

Lazio e Torino stanno vivendo due momenti davvero diversi: la Lazio doveva, almeno secondo i programmi della società, essere almeno in zona Europa, mentre il Toro dà la sensazione di essere una squadra quadrata che può salvarsi senza troppi problemi. Un suo giudizio sulle due squadre…

Sono due squadre effettivamente che attraversano un momento particolare. Particolarmente positivo il Torino, al di là di una classifica bugiarda perché meriterebbe di più per il gioco espresso. I granata stanno bene ed hanno trovato un giocatore, Cerci, che sta dando il massimo, inoltre stanno ritrovando Immobile poi la squadra è quadrata gioca in maniera intelligente, si copre bene, è difficile da affrontare, poi nelle ripartenze fa paura. La Lazio invece il contrario è una squadra che poteva competere, non dico per la Champions, ma per i primi cinque posti e si è trovata per molti motivi in difficoltà, gli infortuni di Klose, il momento di Hernanes particolare, tanti infortuni soprattutto in difesa però domenica rientra il tedesco e Klose non è solo il giocatore che finalizza ma anche quello che fa girare la squadra e dunque potrebbe essere un rientro importante.

Che partita ti aspetti domenica?

 

Mi aspetto una partita a viso aperta, non tattica. Una gara in cui sia Lazio che Torino vorranno i tre punti e giocarsela nel modo giusto. Una partita aperta a qualsiasi risultato, il Torino in casa fa paura però la i biancocelesti hanno i mezzi per poter far male a qualsiasi squadra non solo al Toro: una partita da tripla.

 

Che idea si è fatto della situazione Petkovic? Prenderebbe in considerazione un cambio allenatore?

 

Non lo so, la situazione Petkovic credo possa essere giudicata solo dall’interno. Ci sono i dirigenti e la società che dovrà giudicare la situazione. Io da fuori posso solo dare una valutazione sul tecnico in questo anno e mezzo ed è stato eccezionale.

 

Come dividerebbe le responsabilità di questo momento?

 

La verità è che quando una squadra non rispecchia le aspettative o non centra gli obiettivi prefissati la colpa è sempre di tutti. Non si può dare la responsabilità ad un singolo settore, penso che sia molto presto per fare un processo ad una squadra, non siamo nemmeno a Natale e mancano alcune partite alla fine del girone di andata, in questo momento c’è tempo per recuperare ed il mercato che potrà aiutare. Bisogna essere intelligenti e capire che ogni entità può dare di più e se tutti riuscissero a dare quel qualcosa in più la situazione si risolverebbe subito.

 

Keita unica nota positiva?

 

Non c’è solo lui di positivo, c’è una squadra che è molto giovane che potrebbe essere la squadra del futuro. Non parlo solo di Keita che è un ’95, ma anche di Perea, di Felipe Anderson, di una squadra che in proiezione futura può dare tanto. Keita è vero, è andato oltre le aspettative perché ha una maturità, una personalità che ti devo dire fa sì che già a questa età è pronto per fare il titolare.

 

Come dovrebbe muoversi a gennaio la Lazio?

 

Il mercato serve per rinforzarsi, qualsiasi giocatore i dirigenti pensano di poter prendere che vada a migliorare un reparto è ben accetto in generale. Non posso entrare nel merito di una società che giudico da 800 km.

 

Cerci al Mondiale?

 

Al momento Cerci è, a mio parere, l’esterno più forte che c’è in Italia. Dipenderà da Prandelli, se adotterà un modulo senza esterni sarà un ottima alternativa nel caso in cui decidesse di cambiare in corsa e fare un 4-3-3. È un giocatore che è cresciuto molto, ti dà molto, partecipa al gioco, aiuta la squadra ed ultimamente ha trovato continuità anche sotto porta, lo dicono i suoi 8 gol. Ripeto come estero è il migliore e può fare la differenza.

 

Candreva da una parte, Cerci dall’altra: non male come attacco…

 

Beh, Candreva da un lato, Cerci dall’altro e Balotelli in mezzo ti devo dire, è un attacco interessante…

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